Incrociando i dati di disoccupazione forniti dal Bureau of Labour Statistics e quelli elettorali delle elezioni primarie del Grand Old Party emerge un quadro interessante per Rick Santorum: egli conquista in un dato stato maggior consenso se l’occupazione è più alta rispetto alla media nazionale.
Calcolando le differenze relative tra il valore nel dato stato ed il dato medio nazionale sia per il livello di disoccupazione, sia per il consenso elettorale di ogni candidato, si può ottenere un quadro economico-politico molto significativo. Emerge infatti che Mitt Romney, ed in particolare Newt Gingrich, ottengono le migliori performance laddove c’è una bassa occupazione. Al contrario, Rick Santorum, ed in particolare Ron Paul, ottengono le migliori performance laddove l’occupazione è alta.
Per visualizzare questi trend, abbiamo confrontato i dati di disoccupazione stagionali per ogni stato sinora andato al voto con il dato medio nazionale. Stesso procedimento per i dati elettorali di ogni candidato. Al fine di ottenere una lettura più calibrata, abbiamo calcolato non tanto le differenze assolute, quanto quelle relative.
La tabella mostra il resoconto completo:
Il dato per la disoccupazione va letto nel seguente modo: se il valore è positivo, allora in quello stato la disoccupazione è più bassa rispetto al dato medio nazionale, pari all’8,9%. Se negativo, è più alta.
Per i valori dei candidati, se il dato è positivo, allora quel candidato ha ottenuto una percentuale più alta rispetto al dato medio nazionale sinora registrato. Se negativo, più basso. In questo modo i grafici che mettono a confronto disoccupazione e dato elettorale risulteranno più immediati da comprendere.
Di seguito, i 4 trend per ogni candidato associati al dato di disoccupazione, per tutti gli stati che sinora hanno votato.
MITT ROMNEY (correlazione con disoccupazione: +0.17)
RICK SANTORUM (correlazione con disoccupazione: -0.24)
NEWT GINGRICH (correlazione con disoccupazione: +0.50)
RON PAUL (correlazione con disoccupazione: -0.53)
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