Con 14.335 voti su 17.139 pari all‘83,6%, il Sindaco uscente Paolo Perrone stravince le primarie, riconfermandosi il candidato del centrodestra leccese: questo è l’epilogo di una combattuta sfida che ha visto come protagonisti, oltre che il Sindaco uscente, l’editore radiotelevisivo, nonchè Presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro che ha raccolto 2.401 voti (14%) e il consigliere Gigi Rizzo che si è fermato a 403 voti (2,3%).
Altissima la partecipazione, in proporzione una delle più alte d’Italia, 17.139 voti validi per una città che conta circa 78.000 elettori: in sostanza ha votato quasi il 22% degli aventi diritto al voto, quando la media nazionale per questo tipo di consultazioni si ferma all’8%.
Lecce è stata una delle poche città in Italia che ha scelto i propri entrambi gli schieramenti attraverso le primarie: il 22 gennaio scorso anche gli elettori del centrosinistra hanno scelto con le primarie il vice-presidente della Regione Loredana Capone come candidato sindaco. In quell’occasione la partecipazione si era fermata a 7.810 votanti; sebbene fosse alta (10% degli aventi diritto, contro l’8% di media nazionale) è decisamente un risultato sotto tono rispetto a quelle del centrodestra svoltesi ieri; anche il divario tra i due maggiori contendenti era stato decisamente minore: poco meno di 6 punti separavano la Capone dallo sfidante Salvemini, contro i quasi 70 che hanno diviso Perrone da Pagliaro.
Paolo Perrone e Loredana Capone, dunque, si sfideranno il 6 e 7 maggio contendendosi la carica di Sindaco, rispettivamente per il centrodestra e per il centrosinistra; fuori dagli schieramenti rimangono UDC ed IO SUD della Senatrice (nonchè ex Sindaco all’epoca in quota AN) Adriana Poli Bortone: sfumata la presenza di un terzo polo coeso, l’UDC come l’API è ormai molto vicino al centrosinistra (con non poche critiche da parte dell’ala sinistra della coalizione), la Poli Bortone, invece, dialoga con il centrodestra per ricucire lo strappo che portò IO SUD fuori dalla Giunta Perrone nel 2009, sebbene una sua corsa in solitaria non sia assolutamente da escludersi, in quanto gode di un certo consenso in città. Futuro e Libertà invece ha già ufficializzato l’alleanza col centrodestra.
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