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Osservatorio del gossip politico: l’onda lunga berlusconiana

Silvio Berlusconi ormai dilaga. È da qualche settimana che con l’Osservatorio del gossip politico monitoriamo il coverage dei politici all’interno delle principali riviste popolari italiane (Chi, Oggi, Gente e Novella 2000) e il dato che ad oggi appare più lampante è la massiccia presenza di articoli che vedono Silvio Berlusconi come attore protagonista. Un primato che ad oggi non vede rivali con serie possibilità di insidiarlo. Il Cavaliere nel gossip ci ha sempre sguazzato. La sua vita privata non ha più segreti per gli italiani, e a poche settimane dal voto sta capitalizzando nel miglior modo questa sua fama del “Re del Pop”, ottenendo una visibilità in un canale comunicativo che molti altri leader politici non prendono nemmeno in considerazione.

 

Anche il podio di questa settimana (periodo di analisi 14-20 gennaio) vede il Cavaliere in prima posizione. Seguito adistanze abissali dalla neo candidata di Scelta Civica con Monti, Valentina Vezzali, e dal (pittoresco) sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli (che voleva l’espulsione di Boateng per aver tirato la pallonata contro i tifosi).

Il Cavaliere è da sempre una star televisiva. Lo è talmente tanto che ogni volta che va in tv, l’evento raramente passa inosservato a chi opera negli altri media, ed ancor meno a chi per mestiere tratta la politica da una prospettiva pop. Qualsiasi cosa faccia, fa notizia: se chiama o non chiama Francesca Pascale dopo una trasmissione, se alla puntata di Otto e Mezzo mette sotto la sedia un cuscino per sembrare più alto, ecc. Ma se la scorsa settimana a tenere banco è stata soprattutto la separazione faraonica tra l’ex premier e Veronica Lario, questa settimana i giornali di gossip si sono concentrati di più su un argomento meno invasivo della sfera privata e più attinente al dibattito politico: la puntata di Servizio Pubblico. La trasmissione di Santoro ha avuto un grandissimo eco su tutti i media, e a distanza di una settimana gli strascichi si vedono anche nelle riviste popolari (la maggior parte di questi giornali era già in edicola il giorno della trasmissione, quindi l’evento è stato riportato con una settimana di ritardo). Ma se gli studiosi hanno sprecato fiumi di parole per disquisire sul vincitore dello scontro, l’attenzione dei settimanali popolari verte su un aspetto differente: il dietro le quinte del “più grande spettacolo dopo il bunga bunga” (titolo dell’articolo di Oggi). Come si è comportato Berlusconi quando la telecamera era spenta? Che cosa si sono detti i due duellanti durante le pause pubblicitarie? Il Cavaliere è riuscito con il suo rinomato charme a (ri)conquistare anche il suo voto dell’imprenditrice agguerrita che poneva le domande? È questo ciò che viene proposto soprattutto al lettore di Chi e di Oggi. Grazie a loro infatti sappiamo che Berlusconi “arriva già truccato, a braccetto con Massimo Boldi” e che “Francesca Pascale, la fidanzata ufficiale non c’è”. E non mancano gli scoop. Due ne riporta Oggi. Il primo: la vera e propria rissa tra i bodyguard di Santoro e quelli di Berlusconi (almeno loro sono venuti alle mani). Il secondo: l’imprenditrice Francesca Salvador che alla fine della trasmissione grida: “Presidente, me la offre una pizza?

Al secondo posto troviamo invece una new entry: Valentina Vezzali. New entry ovviamente per noi che monitoriamo i politici. La portabandiera olimpica è stata spesso intervistata dalle riviste popolari. È un perfetto esempio dell’Italia che vince. È un personaggio internazionale con una bella famiglia e di sani principi. Forse sono stati proprio questi i motivi che hanno spinto Mario Monti a candidarla capolista nelle Marche (politica-pop?). Tuttavia, la candidatura della Vezzali non è tutta rose e fiori. “Valentina candidata, ma son dolori” titola Oggi, riferendosi alle critiche rivolte sul web alla schermitrice il giorno dell’annuncio della candidatura, accusata di essere berlusconiana per l’ingenua quanto ambigua battuta pronunciata quattro anni or sono nel salotto di Porta a Porta: “Presidente da lei mi farei anche toccare” [riferendosi alla stoccata con la spada, è ovvio!].  Ma niente paura, un articolo ben fatto di un rotocalco può rimediare anche ad una gaffe simile. Valentina è libera di spiegare che “Le origini della mia famiglia sono chiare, il mio bisnonno era un partigiano” e che “Ho deciso di far parte della sua squadra perché Monti è una persona seria che crede nella famiglia, nei valori come l’etica e la morale”.

Last but not least il (semi)anonimo sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli. Il primo cittadino del Pdl che, nel giorno in cui il Milan aveva abbandonato la partita con la Pro Patria per episodi di razzismo, invece di prendersela con i tifosi, si scagliò contro Boateng, definendo la palla lanciata contro i tifosi “una reazione spropositata non giustificabile per un professionista”. Di fronte alle pesanti critiche maturate contro il sindaco del Pdl, soprattutto sulweb, ci pensa la rivista di Alfonso Signorini a rimettere le cose a posto. Così, con tanto di foto in cui compare in mezzo al campo con la maglia di Boateng, Farioli può rettificare: “In un primo momento ho detto che Prince andava espulso. Non volevo. Il suo gesto ha cambiato la storia del calcio e salvato la dignità della mia città”. La colpa delle dichiarazioni semmai va cercata altrove: “Dopo il fattaccio il quotidiano Repubblica, invece di interrogarmi su come avremmo rimediato a questo episodio, ha pensato bene di andare a rovistare nella vita dei miei consiglieri, dipingendoci come malfattori”. Per un’eventuale rielezione molto meglio un’ intervista di Chi che un’inchiesta di Repubblica.

 

Studio condotto dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Istituzioni e Società dell’ Università degli Studi di Perugia, coordinato dal Prof. Marco Mazzoni e composto da Antonio Ciaglia, Roberto Mincigrucci

 

Roberto Mincigrucci

Nasce il 22/09/1988 ad Assisi, vive a Torgiano (PG). Consegue nel 2010 la laurea triennale in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Perugia. Attualmente frequenta un corso di laurea magistrale in Scienze della Politica e del Governo all'Università degli Studi di Perugia. Collabora con il Corriere dell'Umbria e con Youtrend.

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