Con la netta vittoria di ieri, Benoît Hamon è diventato ufficialmente il candidato del Partito Socialista francese alle elezioni presidenziali del prossimo 23 aprile.
Dopo aver vinto con il 36% dei voti il primo turno, lo scorso 22 gennaio, Hamon ha pienamente rispettato i pronostici che lo vedevano favorito contro l’ex primo ministro Manuel Valls. Quando mancano ancora i dati di poche sezioni, Hamon ha il 58,7% dei voti, contro il 41,3% di Valls. Dal momento che il candidato giunto terzo al primo turno, Arnaud Montebourg, aveva dichiarato da subito che lo avrebbe appoggiato al ballottaggio, la vittoria di Hamon è parsa quasi scontata.
La mappa interattiva di Le Monde ci mostra i risultati di questo ballottaggio per ciascun dipartimento. Come si può notare, Hamon ha primeggiato praticamente ovunque nella Francia continentale – con l’eccezione di due dipartimenti (Aude e Pirenei orientali) – mentre Valls ha sconfitto il rivale solo in Corsica e in alcune zone d’oltremare.
Cosa dobbiamo aspettarci adesso? I principali candidati ci sono tutti: François Fillon è il candidato dei Républicains di centrodestra (ma con l’incognita legata all’inchiesta che ha coinvolto sua moglie); Marine Le Pen è l’indiscussa leader del Front National (estrema destra). Sul lato sinistro Hamon e il PS saranno obbligati a vincere nettamente la sfida con l’indipendente Macron (En Marche!) e con la sinistra radicale di Jean-Luc Mélénchon.
Oltre all’inchiesta che coinvolge la moglie di Fillon, l’incognita più grossa resta quella di François Bayrou, leader centrista del Movimento Democratico (MoDem). Bayrou non ha ancora sciolto le riserve, e la vittoria di Hamon tra i socialisti non ha certo contribuito a fare chiarezza. Questo perché se a trionfare fosse stato Valls (il più “centrista” tra i candidati socialisti) lo spazio politico di Bayrou si sarebbe notevolmente ridotto, trovandosi a competere allo stesso tempo con Fillon, con l’indipendente Macron e con lo stesso Valls per i voti dei moderati e dei riformisti. In quel caso, un suo ritiro dalla competizione sarebbe stato quasi scontato.
Ma lo scenario potrebbe non cambiare più di tanto qualunque sia la scelta di Bayrou, come dimostrerebbe un sondaggio pubblicato proprio ieri da Kantar Sofres-Onepoint per la radio francese RTL.
Come si nota, in entrambi gli scenari Marine Le Pen è prima con il 25% delle intenzioni di voto. Alle sue spalle, la lotta per il secondo posto è tra Fillon e Macron, con quest’ultimo leggermente dietro. Più staccato sarebbe proprio Hamon, accreditato di un risultato tra il 13 e il 15 per cento.
E al ballottaggio? Il sondaggio ha ipotizzato tre scenari. Marine Le Pen uscirebbe nettamente sconfitta sia da Fillon (60-40) sia da Macron (65-35). Un’ipotetica sfida tra questi ultimi due, nel caso la Le Pen non riuscisse ad arrivare al ballottaggio, vedrebbe prevalere Macron con il 58%.
Ma è ancora presto per fare previsioni. La campagna elettorale è appena agli inizi, le incognite come abbiamo visto non mancano, e nei prossimi mesi potrà succedere di tutto.
su LSI ho visto che gli intervistati della ricerca Sofros sono stati 1052, Ho calcolarto la forchetta per i pricipali comtendenti con limite fiduciario 95%
Senza Bayrou
FN.. Marine Le Pen.. 25,0% 22,38% 27,62%
LR.. François Fillon 22,0% 19,50% 24,50%
EnMa Emmanuel Macron 21,0% 18,54% 23,46%
Con Bayrou
FN.. Marine Le Pen.. 25,0% 22,38% 27,62%
LR.. François Fillon 21,0% 18,54% 23,46%
EnMa Emmanuel Macron 20,0% 17,58% 22,42%
come si può vedere tutti i possibili accoppiamenti del ballottaggio chiuso (non aperto a chi ha ottenuto il 12,5% come per le legislative) sono possibili, semmai si può notare che il probabile terzo vincerebbe con entambi i 2 primi e non di poco il sondaggio da una % con cui Emmanuel Macron batterebbe Marine Le Pen molto simile a quello con cui la Raggi ha battuto Giacchetti alle comunali qui a Roma