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Ecco i nomi dei candidati, ora inizia la vera campagna

Con il deposito delle candidature da parte delle liste la campagna elettorale entra nel vivo. A determinare l’esito delle prossime elezioni non sarà più solo la campagna nazionale, che si gioca principalmente sui media tradizionali (e non) di massa, ma la presenza sul territorio, in virtù del ritorno dei collegi uninominali.

Ma le ipotesi di uno stallo come esito più probabile del voto rendono la campagna elettorale stessa piuttosto “sfuggente” quanto a punti di riferimento: non c’è un confronto bipolare, ma un “tripolarismo imperfetto” con una pluralità di leader e programmi.

Ne ha parlato (paradossalmente iniziando dalle mosse di due “grandi vecchi”, come Silvio Berlusconi e Romano Prodi) il nostro direttore Lorenzo Pregliasco nel corso della rassegna stampa su RaiNews24 di mercoledì sera. Tra i temi trattati c’è stata anche la leadership di Luigi Di Maio (M5S) e la difficile ricerca di un equilibrio dopo il voto, stando a ciò che dicono oggi i sondaggi…

Già, i sondaggi. L’ultima nostra Supermedia lo ha confermato: al momento nessuno dei tre poli sarebbe in grado di raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi, né alla Camera né al Senato. Come dimostra la nostra ultima proiezione, pubblicata su AGI e mostrata anche ieri mattina ad Omnibus su La7.

Ecco come finirebbe oggi alla Camera:

…e come finirebbe al Senato:

Come anticipato, una delle maggiori incognite riguarda l’incidenza che avranno i collegi uninominali sul numero complessivo di seggi assegnati. Le simulazioni che girano in queste settimane – comprese le nostre – si basano in primo luogo, per forza di cose, sulle intenzioni di voto rilevate per i partiti. Ma può ben succedere che il candidato di collegio possa avere un impatto in certi casi anche significativo sugli orientamenti di voto degli elettori. Lo conferma anche un recente sondaggio dell’istituto Tecnè, anche questo mostrato ieri ad Omnibus:

Secondo questo sondaggio, un elettore su 4 terrà talmente in conto il nome del candidato di collegio uninominale da essere disposto a cambiare partito/coalizione (data l’impossibilità di fare voto disgiunto). Ora, è probabile che questi elettori alla fine si distribuiranno in modo non troppo asimmetrico nella maggioranza dei collegi: ma ci possono essere dei casi in cui si troveranno a competere in uno stesso collegio dei candidati con un forte appeal e altri con un appeal decisamente inferiore (se non addirittura negativo). Saranno proprio questi i collegi da tenere d’occhio, perché potranno riservare le maggiori sorprese rispetto alle previsione della vigilia.

 


Potete trovare tutti i nostri dati e le nostre proiezioni, collegio per collegio, aggiornati con gli ultimissimi sondaggi, sul nostro nuovo portale www.rosatellum.info

Salvatore Borghese

Laureato in Scienze di Governo e della comunicazione pubblica alla LUISS, diplomato alla London Summer School of Journalism e collaboratore di varie testate, tra cui «il Mattino» di Napoli e «il Fatto Quotidiano».
Cofondatore e caporedattore (fino al 2018) di YouTrend. È stato tra i soci fondatori della società di ricerca e consulenza Quorum e ha collaborato con il Centro Italiano di Studi Elettorali (CISE).
Nel tempo libero (quando ce l'ha) pratica arti marziali e corre sui go-kart. Un giorno imparerà anche a cucinare come si deve.

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