Negli ultimi mesi in Francia la presidenza di Emmanuel Macron sta affrontando una serie di questioni spinose sul piano interno: la rivolta dei Gilet jaunes, il rimpasto di governo e, infine la preparazione della campagna elettorale in vista delle Europee 2019.
Sull’ultimo punto gli istituti di sondaggio stanno compiendo le prime rilevazioni e i dati non sono incoraggianti per Macron: il suo movimento La République En Marche si piazza dietro al Rassemblement National di Marine Le Pen. Seguono Les Républicains (13%) e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. Socialisti fermi al 6% e il nuovo schieramento di Benôit Hamon (candidato all’Eliseo del PS nel 2017) sotto il 3%.
La media dei sondaggi: Le Pen sorride
E il Presidente?
Nel corso dell’ultimo anno il livello di consenso intorno al Presidente Macron è calato vertiginosamente, tra scandali, proteste e scelte politiche che non convincono i francesi. La nostra media dei sondaggi effettuati sin dal suo insediamento evidenzia, in particolare, un crollo iniziato nei primi mesi del 2018: oggi solamente il 25,7% esprime approvazione per “Monsieur le Président”. Si tratta di una delle tendenze più negative – considerando il lasso temporale – nella storia politica d’Oltralpe. Quello che è certo è che il Presidente dovrà assolutamente cercare di riconquistare il consenso degli elettori delusi nei prossimi mesi, anche perché, dal 2019 al 2021, ci saranno tre consultazioni elettorali estremamente importanti per la Francia (Europee, Comunali e Regionali).
Macron, approvazione ai minimi
Un ultimo sguardo al più rilevante degli accadimenti dell’ultimo mese: la protesta dei “Gillet gialli” contro quelli che hanno definito essere provvedimenti anti-auto da parte del Governo, che ha paralizzato il Paese: un sondaggio condotto da Ifop rivela come il movimento riscuota un giudizio complessivamente positivo per il 66% dei francesi. Le brutte notizie, per Macron, non sembrano avere mai fine.
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