Da ieri, e fino alle elezioni Europee 2019, i sondaggi di Quorum/YouTrend accompagneranno ogni mese la trasmissione di Sarah Varetto “il Confine” su Sky TG24. Nella prima puntata, andata in onda ieri sera, si è parlato di Governo ed Europa, con ospite il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti (Lega).
Partiamo con le intenzioni di voto: Lega e Movimento 5 Stelle si confermano i primi due partiti, rispettivamente al 31,8 e al 28 per cento. Seguono il PD al 16,8% e Forza Italia al 9,8% (entrambi dunque sotto il dato delle Politiche 2018). Da segnalare anche il dato di Fratelli d’Italia, al 4,9%, mentre Più Europa è l’unico altro partito sopra il 2%.
Ma quanti sono effettivamente gli italiani che effettivamente esprimono un’intenzione di voto? Tanti, ma non tantissimi: il 62% dichiara di sapere a chi andrebbe oggi la sua preferenza di voto, mentre quasi 4 su 10 non voterebbero o sono indecisi. Ad oggi quindi l’affluenza sarebbe inferiore a quella dello scorso 4 marzo (quando sfiorò il 73%) ma non di moltissimo.
Venendo all’attualità, la notizia politica della settimana è l’accordo raggiunto tra Governo e Commissione europea sulla manovra di bilancio, che alla fine vedrà un rinvio delle misure più costose (quota 100 e reddito di cittadinanza) e un contenimento del deficit al 2% invece che al 2,4% – come precedentemente annunciato. Per la maggioranza degli italiani (58,3%) questo esito costituisce una sconfitta per il Governo italiano.
Tra gli elettori dei due partiti di maggioranza, ad ogni modo, il bicchiere è decisamente mezzo pieno: 3 elettori della Lega su 4 pensano che invece l’esito della trattativa costituisca una vittoria per il Governo. Percezione ancor più condivisa dagli elettori del M5S (81,6%).
In generale, gli elettori sembrano poco soddisfatti dei primi sei mesi di attività del Governo guidato da Giuseppe Conte. Solo il 39% si dichiara “molto” o “abbastanza” soddisfatto, mentre il 61% si dichiara non soddisfatto.
Anche in questo caso i numeri sono piuttosto diversi se si considerano solo gli elettori di Lega e M5S: tra questi due sotto-campioni, infatti, la soddisfazione verso l’operato dell’esecutivo nei suoi primi 6 mesi di vita si piazza tra l’86 e il 90 per cento.
Ma chi sta operando meglio al Governo tra i due partner di maggioranza? Qui gli italiani si mostrano piuttosto divisi: il 29,8% indica la Lega, contro un 21,9% che invece promuove maggiormente il M5S. Ma è anche rilevante come quasi la metà (48,3%) degli intervistati non sappia (o non voglia) esprimere un’opinione in proposito.
Molte sono state le polemiche contro il livello di competenza dimostrate dagli esponenti dell’attuale Governo: non solo dall’opposizione, ma anche da diversi osservatori (giornalisti, commentatori, etc). Un punto di vista che divide gli italiani, che in maggioranza (54,7%) ritengono vi sia effettivamente un problema di competenza nell’esecutivo.
Per quanto riguarda la tenuta del Governo, invece, il 58,2% degli intervistati ritiene che l’alleanza LegaM5S non riuscirà a durare ancora per un anno. Maggior fiducia dal 41,8% che crede nella possibilità che durerà più di un anno.
Anche in questo caso, le percentuali sono decisamente più alte tra gli elettori di Lega e M5S. Complessivamente, circa 8 su 10 sia tra gli elettori leghisti che tra quelli pentastellati sono ottimisti circa le prospettive relative alla durata dell’esecutivo.
Parlando di euro, il 56,3% ritiene che nonostante le dichiarazioni ufficiali di alcuni suoi esponenti (soprattutto prima delle elezioni), la Lega non sia effettivamente intenzionata ad uscire dalla moneta unica europea.
Una percentuale che cresce ulteriormente tra i “diretti interessati”, cioè gli elettori della Lega. Più del 60% si questi ultimi è convinto che la Lega non intende davvero portare l’Italia fuori dall’eurozona.
Ma gli elettori dei due partiti di maggioranza sono davvero così euroscettici da pensare che uscire dall’Unione Europea possa risolvere dei problemi? Presso entrambi gli elettorati in realtà più del 60% crede che in questo caso la situazione non sarebbe migliore. Poco più di un terzo degli intervistati di entrambi gli elettorati invece ritiene che le cose migliorerebbero fuori dalla UE.
Per realizzare questo sondaggio, Quorum ha intervistato un campione di 1.001 persone rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana, nei giorni tra il 12 e il 14 dicembre.
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