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Discussioni di Natale: breve guida per cavarsela anche quest’anno

Ci siamo: Natale è arrivato, e con esso le tradizionali tavolate con cui le famiglie si ritrovano a pranzo e a cena come mai durante l’anno.

Le tradizioni sono tradizioni: sacre per definizione. Tanto più quelle natalizie. Ma qualcuno, legittimamente, potrebbe non amare alla follia l’occasione di ritrovare tutti i parenti, insieme, nello stesso momento: non sempre i discorsi prendono la piega che vorremmo e, spesso, la cena natalizia si trasforma in un vero e proprio campo di battaglia. Infatti, anche se riuscirete ad eludere le classiche domande imbarazzanti (“Quando ti laurei?” / “Che fine ha fatto quella bella ragazza con cui eri l’anno scorso?” / “Che aspettate a sposarvi? io alla tua età avevo già due figli…” / eccetera…) vi sarà quasi impossibile non cadere, puntuali, nel trappolone della politica.

Che fare in questo caso? Niente paura: abbiamo pensato per voi un prontuario di consigli, suggerimenti ed aneddoti per fare bella figura. Nel peggiore dei casi uscirete dal confronto con la consapevolezza di aver dato l’impressione di saperne più dell’altro (magari con una forchetta piantata nella gamba, ma vuoi mettere la soddisfazione?). Nel migliore riuscirete a condurre il discorso verso acque più calme, impedendo che il pranzo di Natale degeneri in rissa ancora prima di arrivare al dolce.

Cominciamo dai consigli

  • Come diceva Sun Tzu: “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura”. Se vuoi evitare lo scontro, sii estremamente cauto, studia il nemico e arriva preparato. Scopri (o cerca di ricordare) come hanno votato i tuoi parenti in passato per capire quali argomenti toccare e quali è meglio di no. Un caloroso consiglio a chi è rimasto fedele al Partito Democratico: allenate le vostre debolezze e l’autocontrollo. Questa sera mettetevi davanti allo specchio e ascoltate in loop, per 30 minuti, una voce registrata che ripete “Sì, ma il Pd?”. Quando riuscirete a rimanere impassibili, allora sarete pronti per affrontare il Natale.
  • Non dite MAI la parola “Salvini” per primi: se ne darete un’accezione negativa, subirete la carica di chi ha votato Lega o, in misura minore, Movimento 5 Stelle. Se ne darete una positiva, sarà invece la componente di opposizione del tavolo ad alzare le posate al grido di “niente cotechino per i fascioleghisti”. In ogni caso, lo scontro è assicurato. Meglio evitare.
  • Se il conflitto è inevitabile, la strategia diventa fondamentale. Provate a citare aneddoti che vi faranno sembrare molto “sul pezzo”. Se darete l’impressione di essere “quelli bene informati” vi sarà più facile dare una direzione al flusso della conversazione in modo tale da evitare spiacevoli drammi familiari. Attenzione, però, all’umiltà (anche finta): evitate qualsivoglia forma di saccenza, lasciate spazio anche agli altri e ogni tanto, per quanto vi risulti complicato, provate a essere possibilisti su alcune delle loro affermazioni. In caso contrario, tale linea d’azione potrebbe, se portate argomenti potenzialmente avversi al Governo, farvi indicare da parte del tavolo come il rappresentante delle elite mondialiste/turbocapitaliste (cit.). O, viceversa, come un nostalgico del ventennio.

Lo sapevate…?

  • …che alle ultime Politiche nel collegio di Lecce la Lega è passata da 75 voti a 10 mila?
  • …che c’è un sondaggio sulle primarie del PD in cui Maria Saladino è al 7 per cento? (Ma soprattutto: lo sapevate che c’è una candidata alle primarie del PD che si chiama Maria Saladino?)
  • …che oggi i politici sono sempre in TV ma il primo dibattito è stato quello tra Nixon e JFK? E che Nixon perse perché si vide che era sudato e quindi troppo nervoso?
  • …che Fabrizio Corona ha detto che vuole lanciare un suo partito? (sul serio)
  • …che in Germania i Verdi sono diventati il secondo partito? Nei sondaggi hanno circa il 20%, in Italia quasi non esistono più e comunque al massimo facevano il 2%…
  • …che Enrico Mentana ha aperto un giornale online tutto suo? Si chiama Open…

(e se non lo sapevate, SAPEVATELO)

 

Domande per cambiare argomento

La discussione è iniziata ma sta prendendo una direzione “pericolosa”, che preferireste evitare. Urge cambiare argomento, ma senza dare l’impressione che vogliate spostare troppo il focus. Ecco una serie di domande che vi faranno apparire genuinamente interessati alle opinioni degli altri e che vi permetteranno, in poco tempo, di sviare dal tema della politica italiana, evitando il lancio di coltelli con lo zio di turno.

  • Step 1. Ma voi che giornale leggete per informarvi? C’è ancora qualcuno che lo compra in edicola? Step 2. Oramai il web ha sostituito la carta, io leggo sempre YouTrend, e voi? (ok, anche senza quest’ultima frase);
  • Step 1. A proposito di politica, avete visto cosa sta accadendo nel Regno Unito? Step 2. Certo che, se ci sarà la Brexit, poi con gli extracomunitari nelle squadre di calcio ci sarà un problema (qui il discorso si porterebbe sul calcio, a quel punto la successiva, inevitabile rissa non sarà più un nostro problema);
  • Step 1. Ehi, ma avete visto Macron in Francia? Step 2. Citare un qualsiasi luogo comune sui francesi, che tanto in Italia funziona sempre bene.

Mappare i parenti: come farlo bene

Come tutte le avventure, anche le tavolate di Natale andrebbero affrontate con una mappa di navigazione che vi renda più agevole il percorso. Ecco allora il nostro pratico QDN (Quadrante delle Discussioni Natalizie ©) che potete stampare e utilizzare per “mappare” i vostri parenti, in modo da avere sempre il quadro di cosa è meglio parlare e cosa no, chi coinvolgere e chi evitare di incoraggiare.

(Per praticità, ci siamo presi la libertà di inserire alcuni argomenti “tabù”, liberamente e insindacabilmente posizionati)

Per questo Natale è tutto
***Tanti auguri!!! ***

 

(Articolo ideato, concepito e realizzato con la complicità e la corresponsabilità di Giovanni Diamanti e Lorenzo Pregliasco.)

Salvatore Borghese

Laureato in Scienze di Governo e della comunicazione pubblica alla LUISS, diplomato alla London Summer School of Journalism e collaboratore di varie testate, tra cui «il Mattino» di Napoli e «il Fatto Quotidiano».
Cofondatore e caporedattore (fino al 2018) di YouTrend. È stato tra i soci fondatori della società di ricerca e consulenza Quorum e ha collaborato con il Centro Italiano di Studi Elettorali (CISE).
Nel tempo libero (quando ce l'ha) pratica arti marziali e corre sui go-kart. Un giorno imparerà anche a cucinare come si deve.

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