Siamo giunti all’ultimo appuntamento del 2018 con la Supermedia dei sondaggi politici di YouTrend/Agi.
Un anno che si conclude con una nota positiva per il Movimento 5 Stelle: il partito di Luigi di Maio, infatti, conferma l’inversione del trend negativo che ne aveva caratterizzato gli ultimi tre mesi, recuperando uno 0,5% sul dato di due settimane fa e riagguantando quota 26%.
Stabile, invece, la Lega, ferma al 31,1%, che si lascia così alle spalle un anno entusiasmante: rispetto a quanto indicato dalla Supermedia a gennaio, il partito di Matteo Salvini ha guadagnato circa il 230% dei consensi.
Stabile, al 16,7%, anche il Partito Democratico, mentre Forza Italia dice addio al 2018 con un -0,4%, che sancisce il secondo peggior risultato di sempre (8,6%). Fratelli d’Italia invece conferma il buon periodo e si porta a ridosso del 4% (3,8%), guadagnando uno 0,1%, sebbene nel corso dell’anno abbia perso il 2,1%.
Dietro, i sondaggi continuano a rilevare il paradosso Liberi e Uguali che, nonostante quanto accaduto negli ultimi mesi, recupera lo 0,4% e arriva al 2,7%, sopravanzando PiùEuropa, ferma al 2,5%. In leggero aumento anche Potere al Popolo, al 2,2% (+0,1%).
La Supermedia dei sondaggi politici (variazione su base quindicinale)
La Supermedia dei sondaggi politici: aree e coalizioni
Il 2018 si chiude con una conferma: nonostante una flessione di un punto su base mensile, in caso di nuove elezioni, la coalizione di centrodestra sarebbe l’unica forza in grado di ottenere la maggioranza in Parlamento, presentandosi alle urne con il favore di un +7,1% rispetto al consenso ottenuto alle elezioni politiche di marzo. In calo l’area di centrosinistra, che perde lo 0,2% su base mensile (-2,8% rispetto alle elezioni politiche di marzo) e il Movimento 5 Stelle, in leggera flessione rispetto a novembre (-0,1%) ma la cui emorragia di consensi negli ultimi nove mesi (-6,7%) non può non preoccupare Luigi di Maio.
La Supermedia dei sondaggi politici: maggioranza e opposizioni
Guardando infine alla situazione dell’area di Governo, i dati sono comunque positivi. È vero, nell’ultimo mese l’asse gialloverde ha perso quasi un punto percentuale (0,8%), ma si tratta di ben poca cosa se pensiamo a quanto accaduto in passato ad altri esecutivi davanti a situazioni di tensioni interne, con l’Europa e alle polemiche suscitate, puntualmente, dalla legge di bilancio. Se a questo aggiungiamo una crescita di consenso del 7% rispetto al risultato elettorale, ecco che in realtà si delinea il quadro di una tenuta del consenso molto positiva per il Movimento 5 Stelle e la Lega, sebbene caratterizzata da un ribaltamento degli equilibri interni.
Lo storico della Supermedia
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