Il primo appuntamento con la Supermedia dei sondaggi politici del 2019 è l’occasione per introdurre alcune modifiche che il team di Quorum/Youtrend ha elaborato per renderla sempre più accurata e capace di cogliere le tendenze in atto. Il nuovo algoritmo riesce a stimare meglio i dati dei partiti più piccoli, che non compaiono in tutti i sondaggi e per questo rischiavano di essere sopravvalutati ai danni dei partiti maggiori. Una crescita generalizzata di questi ultimi (escluso il Movimento 5 Stelle) è il primo effetto diretto che si nota guardando il grafico. Nel nuovo algoritmo, inoltre, sono tenuti in maggior conto i sondaggi più recenti e quelli con errore campionario più ridotto, per migliorare ancora la precisione. Al di là di questo, resta la Supermedia di sempre: solo sondaggi pubblicati nelle ultime due settimane dai migliori istituti, selezionati secondo rigidi criteri metodologici e di precisione storica.
Andiamo a osservare i dati di questa prima metà di gennaio. La pausa invernale sembra aver fatto bene al Partito Democratico, che sale di quasi un punto al 17,6%. Cresce (+0,5%, al 31,6%) anche la Lega, che si conferma primo partito con un margine sui 5 Stelle che si dilata a quasi sei punti percentuali. Il Movimento (25,9%) è l’unico in calo fra i partiti maggiori, ma i sondaggisti sono divisi: IPSOS lo dà addirittura in crescita al 28%, mentre Noto registra un minimo storico al 23%.
Supermedia dei sondaggi politici (17 gennaio)
Bene il centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d’Italia entrambi in crescita dello 0,4%. Più contenute, invece, le variazioni per i piccoli di sinistra: Leu cresce in modo quasi impercettibile (+0,1%), mentre quasi altrettanto lieve è il calo di PaP (-0,2%). Benino infine PiùEuropa, che si attesta al 2,7% (+0,2%).
Osservando ora l’area di maggioranza e le opposizioni notiamo un aumento piuttosto marcato del centrosinistra (al 23,8%), complice la crescita del PD di cui abbiamo già scritto. Resta stabile invece la maggioranza poco sopra il 57%, così come l’opposizione di centrodestra intorno al 14%.
Per quanto riguarda le coalizioni del 4 marzo, oltre al centrosinistra cresce anche il centrodestra, con un buon +0,7% rispetto al mese scorso. Questa crescita porta la coalizione a un punto più alto rispetto a tutto il 2018: di certo un buon modo per iniziare l’anno per Salvini, Berlusconi e Meloni, soprattutto in vista delle regionali in Abruzzo e in Sardegna che si terranno rispettivamente il 10 e il 24 febbraio.
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