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Sondaggi elettorali – Tecnè, 10 febbraio: sopra la Lega solo incerti e astenuti

L’ultimo sondaggio dell’istituto Tecnè è stato commissionato direttamente da Forza Italia ed è stato pubblicato su Il Giornale. Sono state analizzati gli orientamenti di voto su un campione davvero ampio (ben 16 mila casi) diviso equamente per aree geografiche. Entriamo nel dettaglio.

Stando a queste rilevazioni, vediamo la Lega arretrare dello 0,2% per giungere al 31,9%. Invece, rimane sostanzialmente stabile (+0,1%) il Movimento 5 Stelle, ora al 25,1%. Mentre, nel Partito Democratico, vediamo un calo dello 0,6% che lo trascina al 16,7%. Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia conferma l’11,7% e resta invariata, mentre Fratelli d’Italia guadagna 0,4 punti percentuali e sale al 4,5%. Infine troviamo, per questa rilevazione, anche il dato su Più Europa al 3,1%. Importante anche il dato sugli incerti e/o astenuti. Difatti, con il 44,3% questa percentuale si rivela più alta persino del risultato della Lega.

Sondaggi elettorali Tecnè: intenzioni di voto al 10 febbraio 2019

Sondaggi elettorali Tecnè: storico intenzioni di voto

Sondaggi elettorali Tecnè: le coalizioni e l’area di Governo

La rilevazione di Più Europa ci permette, questa volta, di effettuare l’analisi della coalizione di centrosinistra ed espandere, quindi, la nostra visuale. Ma procediamo per ordine. L’area di governo resta sostanzialmente stabile (-0,1%) confermando la propria solidità, nonostante il cambiamento degli equilibri interni. A salire, invece, è la coalizione di centrodestra che conquista il 48,7% dopo un più 0,8%. Infine veniamo ai numeri della coalizione di centrosinistra, ferma ad un passo (0,2%) dalla soglia dei venti punti percentuali con il 19,8%.

Sondaggi elettorali Tecnè: le intenzioni di voto per area geografica

Giungiamo così alla parte forse più interessante del sondaggio Tecnè. Difatti, l’istituto ha analizzato l’orientamento di voto anche in base all’area geografica degli intervistati (egualmente distribuiti in 3.200 casi per zona). Iniziamo con il dato dell’astensione / incerti che segna le percentuali di gran lunga maggiori anche al primo partito, la Lega. L’unica area dove il numero di astenuti e incerti è inferiore al 40% è nel nord-est (37,8%) mentre al sud e nelle isole oltre passa il 50% con il sorprendente 54,5% nelle isole.

L’analisi per area geografica dei singoli partiti: Forza Italia

Il consenso di Forza Italia rivela un passivo notevole rispetto al totale nazionale (-4,2%) a nord-est e meno importante al centro (-1,6%). Le aree dove, invece, mostra una forza maggiore sono il sud e le isole. Qui, infatti, raggiunge rispettivamente il 16,5% (+4,8%) e il 14,2% (+2,5%).

L’analisi per area geografica dei singoli partiti: Lega

La Lega, invece, è più alta al nord (dove addirittura supera il 40%) mentre scende progressivamente verso sud con il 29,8% al centro, il 18,9% al sud e il 17,3% nelle isole. Nonostante queste ultime percentuali siano decisamente inferiori vale la pena notare che in queste zone, prima della svolta nazionale, la Lega vedeva risultati ben al di sotto di quelli attuali.

L’analisi per area geografica dei singoli partiti: Fratelli d’Italia

Le percentuali di Fratelli d’Italia si rivelano piuttosto stabili su tutto il territorio nazionale. Le variazioni più sensibili vengono registrate in positivo al centro (+0,6%) e in negativo nelle isole (-0,6%).

L’analisi per area geografica dei singoli partiti: Movimento Cinque Stelle

Veniamo quindi al Movimento Cinque Stelle che vede un trend inverso a quello della Lega. I Cinque Stelle, infatti, rimangono intorno al 16,5-16,8% al nord per poi guadagnare consensi al centro (23,4%), al sud (37,8%) e nelle isole (44%). Si potrebbe parlare, a tal proposito, di roccaforti a cinque stelle viste le altissime percentuali di consenso rilevate.

L’analisi per area geografica dei singoli partiti: Partito Democratico

Il Partito Democratico, invece, vede il consenso piuttosto stabile al nord (-0,6% rispetto al total nel nord-ovest e +1% a nord-est) ed in calo al sud e nelle isole (-3,5% al sud e -3,3% nelle isole). L’unica zona dove il consenso è maggiore al totale nazionale è nel centro Italia dove il PD raggiunge il 21,5%.

L’analisi per area geografica dei singoli partiti: Più Europa

Infine, arriviamo ai risultati di Più Europa. Il partito, recentemente passato alla guida di Benedetto Della Vedova, vede percentuali migliori a nord-ovest (4,3%), lievemente superiori a nord-est (+0,6%) mentre scende al di sotto del totale nazionale nelle altre aree geografiche. Difatti nel centro Italia perde lo 0,4%, nel sud l’1,2% e (dato peggiore) nelle isole arretra all’1,6% con un passivo di un punto percentuale e mezzo.

 

Redazione

La redazione di YouTrend

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