Ecco i dati degli ultimi sondaggi EMG Acqua, l’istituto di Fabrizio Masia. Tanti gli argomenti trattati durante Agorà su Rai Tre stamattina, con grande attenzione alle due notizie di più stretta attualità: la vittoria di Nicola Zingaretti nelle primarie del PD e il dibattito interno al governo sulla Tav.
Le intenzioni di voto sono particolari, come sempre succede per EMG. Innanzitutto, la Lega è stabile al 31,2%: si tratta del dato più basso fra gli istituti che contribuiscono a determinare la nostra Supermedia. In seconda posizione troviamo il Movimento 5 Stelle, che continua il suo calo ormai lungo molti mesi e si attesta al 23,2% (-0,6%). Terzo il Partito Democratico, che recupera quasi due punti in una settimana al M5S e si attesta al 19,3% (+1,1%). Anche il resto del centrosinistra cresce, seppur di poco, con PiùEuropa al 3,1% (+0,1%) e gli altri (Mdp, SI, Verdi, ecc.) al 4,5% (+0,5%). Nel centrodestra arretrano sia Forza Italia (10,2%, -0,5%) che Fratelli d’Italia (4,8%, -0,2%).
Sondaggi EMG: intenzioni di voto al 21 febbraio 2019
Sondaggi politici EMG: storico intenzioni di voto
La maggioranza di governo resta scende sotto il 55% per la prima volta dall’insediamento del governo, attestandosi al 54,4%. L’opposizione di centrosinistra è ancora lontana, ma cresce del 2% in due settimane (26,9%). Più staccata quella di centrodestra (FI+FDI) che dopo 7 settimane di lieve risalita cede quasi un punto (15,6%).
Sondaggi politici EMG: maggioranza e opposizioni
Il centrosinistra stacca così il Movimento 5 Stelle, sul quale il vantaggio sfiora ormai i 4 punti. La coalizione di centrodestra, dopo il massimo storico della settimana scorsa, cede quasi un punto e si assesta a un comunque elevato 46,8%.
Sondaggi politici EMG: storico coalizioni
L’evento della settimana, su cui EMG ha chiesto le opinioni degli elettori del M5S, è la discussione tutta interna al Governo sulla linea ferroviaria Torino-Lione. Il Movimento, infatti, ha fatto da sempre del “No” alle grandi opere impattanti per l’ambiente una sua bandiera. Ma cosa ne pensano i suoi elettori? Il 57% si dice disposto a far cadere l’esecutivo pur di opporsi all’opera, mentre il 38% pensa che dire no a tutti i costi non valga il rischio di una crisi di governo.
Sondaggi EMG: il Movimento 5 Stelle dovrebbe opporsi alla Tav a costo di far cadere il governo?
Un altro tema che si è posto è l’elezione del nuovo segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Il presidente del Lazio fra i dirigenti dem è considerato quello meno contrario a un eventuale alleanza post-elettorale con i 5 Stelle, anche visto che nella sua regione amministra grazie a una non sfiducia del Movimento. Gli elettori PD, però, si mostrano quasi unanimemente contrari all’alleanza, mentre quelli M5S sono più possibilisti: il 35% sarebbe favorevole, con una maggioranza contraria del 57%.
Sondaggi EMG: il PD di Zingaretti dovrebbe lavorare per un’alleanza con il M5S?
Sempre guardando al neo segretario del PD, agli elettori del partito è stato chiesto quale sia il suo principale avversario, attualmente. La risposta è stata plebiscitaria: il 72% dei dem pensa che il primo nemico sia Salvini, mentre solo il 12% ritiene che sia Di Maio e quasi nessuno indica Berlusconi.
Sondaggi EMG: il peggior nemico di Zingaretti
L’identità di politico capace di aggregare intorno a sé altre forze riconosciuta a Zingaretti si riflette anche nell’orientamento che gli elettori democratici vorrebbero per il PD. Ben il 61%, infatti, vorrebbe un partito di Centrosinistra, mentre il 30% si spinge ancora oltre, sperando in un partito di sinistra. Solo il 6% vorrebbe un Partito Democratico al centro dello spettro politico, simile al partito della nazione ipotizzato da Renzi.
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