Il sondaggio SWG andato in onda durante l’edizione delle 20 del Tg La7 di lunedì 25 marzo “smentisce” il sondaggio dello stesso istituto (diffuso una settimana prima) che avevamo definito “clamoroso” poiché mostrava – primo tra i sondaggi nazionali pubblicati dagli istituti considerati nella nostra Supermedia – il sorpasso del Partito Democratico nei confronti del Movimento 5 Stelle.
L’ultima rilevazione SWG, come detto, smentisce quel dato, vedendo nuovamente il M5S davanti al PD di un’incollatura (0,3%). Si tratta chiaramente di scostamenti minimi, ma che fanno notizia perché la posta in gioco in vista delle Europee di maggio non è tanto la palma di primo partito (saldamente in mano alla Lega, anche questa settimana sopra il 33% nonostante un calo dello 0,5%) quanto il secondo posto, conteso tra il nuovo PD zingarettiano e un M5S che da mesi è in calo nei sondaggi.
Sondaggi politici SWG – Intenzioni di voto al 25 marzo 2019
Come mostra il nostro grafico dello storico, la tendenza da qualche settimana è piuttosto univoca: una Lega stabilmente tra il 33 e il 34 per cento e un M5S che incrocia la sua traiettoria – discendente – con quella – ascendente – del PD.
Sondaggi politici elettorali SWG – Storico intenzioni di voto
Nonostante il “risorpasso” del M5S, l’aggregato di centrosinistra (comprendente PD, +Europa e liste minori) è ancora, virtualmente, la seconda area politica più votata con quasi il 25% dei consensi. Il vantaggio del centrodestra, però, è ancora estremamente consistente.
Sondaggi politici SWG – Storico aree e coalizioni
Il calo di mezzo punto della Lega più che compensa la lieve risalita del M5S, per cui l’area di governo nel suo complesso arretra dello 0,2% pur restando ancora nettamente sopra il 50% dei consensi (54,7%).
Sondaggi politici SWG – Storico maggioranza e opposizioni
Sondaggi politici SWG – Flussi di voto in Basilicata
Nel corso dello stesso TG, sono state mostrate anche le stime relative ai flussi di voto nelle recenti elezioni regionali in Basilicata, vinte dal candidato di centrodestra Vito Bardi. Secondo SWG, fatto 100 il 42,2% ottenuto da Bardi domenica scorsa vi è una buona parte (il 56%) di elettori che avevano votato per il centrodestra anche alle Politiche 2018. Ma quasi un quarto dei voti a Bardi (23%) proviene invece da elettori che il 4 marzo 2018 avevano votato per il Movimento 5 Stelle.
La situazione è piuttosto simile anche per quanto riguarda il centrosinistra, che ha candidato Carlo Trerotola (secondo con il 33,1%). Anche in questo caso metà degli elettori di Trerotola avevano votato per il PD e le liste alleate l’anno scorso, e anche in questo caso una quota significativa di elettori (il 20% del totale dei voti a Trerotola) proviene dal “bottino” 2018 del M5S.
Fin qui i flussi “in entrata”, Interessanti diventano a questo punto i flussi “in uscita” proprio dal Movimento 5 Stelle. Il crollo che ha portato il M5S dal 44,4% delle Politiche in Basilicata al 20,3% raccolto da Antonio Mattia domenica scorsa secondo SWG si spiega col fatto che solo 3 su 10 degli elettori 5 stelle del 2018 hanno confermato il proprio orientamento di voto, mentre la parte maggiore (il 39%) si è rifugiato nell’astensione e un altro 30% si è diviso tra i candidati di centrodestra e centrosinistra Bardi e Trerotola.
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