Che quadro si prospetta per la IX legislatura dell’Europarlamento? Le ultime proiezioni pubblicate dal Parlamento Europeo proprio oggi delineano una situazione non così diversa dalla legislatura uscente. Tuttavia, i cambiamenti sarebbero sufficienti a modificare i delicati equilibri politici su cui si basava la maggioranza fra popolari e socialdemocratici.
Attenzione: il numero di seggi si ridurrà per via della Brexit, passando da 751 a 705, per cui il saldo totale delle variazioni farà -46, non 0.
Parlamento europeo: le proiezioni
Il PPE (che in Italia è rappresentato in larga parte da Forza Italia) riesce a conservare la maggioranza relativa dei seggi, seppur perdendone 29. Il calo è ancora più accentuato per i socialisti, secondo partito negli emicicli di Bruxelles e Strasburgo, che perderebbero ben 44 seggi, principalmente a causa dell’uscita dei laburisti. Dei partiti che esprimono membri della Commissione Europea, due partiti su tre perderebbero dunque deputati. L’ALDE, infatti, è l’unica che uscirebbe con un saldo positivo, anche se modesto (+ 4 seggi), grazie all’ingresso di En Marche in Francia. Questa situazione impedirebbe, nei fatti, il ripetersi dell’attuale assetto maggioritario esistente nel Parlamento.
Quasi tutti i gruppi rimanenti soffrono un calo: i Conservatori e Riformisti (-23 seggi), il gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (-11), di cui fa parte il Movimento 5 Stelle, la Sinistra Europea (-3) e i Verdi/Alleanza Libera Europea (-1). L’aumento più sostanziale è, invece, quello del gruppo sovranista“Europa delle Nazioni e delle Libertà”, i cui azionisti di maggioranza sono la Lega di Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen, che guadagna ben 24 europarlamentari.
Ma qual è la situazione nei Paesi dell’UE che esprimono più eurodeputati, ovvero Italia, Francia e Germania?
Sondaggi Europee: le proiezioni per l’Italia
In Italia, la Lega andrebbe a guadagnare ben 21 seggi, portandosi dagli attuali 6 a 27. Il partner di governo, il Movimento 5 Stelle, guadagnerebbe invece 6 seggi rispetto agli attuali 12, arrivando ad ottenerne 18, in flessione rispetto ai 21 attribuiti dalle proiezioni di inizio marzo. Sarebbero 18 i seggi anche per il Partito Democratico (-8 sul 2014), la cui ascesa nei sondaggi delle ultime settimane ha permesso di guadagnare 4 eurodeputati rispetto alle proiezioni di un mese fa. Forza Italia registra un leggero calo (-2), con un corrispettivo aumento per FdI di Giorgia Meloni (+2). Scomparirebbero, infine, MDP che attualmente ha 3 eurodeputati, Direzione Italia di Fitto (2), così come tutti i partiti che attualmente ne esprimono solo uno – Possibile, UDC, Verdi, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista – e i 6 europarlamentari che ad oggi non sono iscritti in nessun gruppo.
Sondaggi Europee: le proiezioni per la Francia
In Francia, rispetto alle elezioni del 2014, non ci sono solo 5 seggi in più per via della Brexit, ma anche una nuova creatura politica: la République En Marche del Presidente Macron. Attualmente conta solo 3 europarlamentari, mentre le proiezioni prevedono che alle elezioni saranno ben 26 i deputati di LaReM a entrare nel Parlamento europeo. Guadagnano seggi anche il Rassemblement National di Marine Le Pen, da 16 a 21 scranni, la sinistra estrema degli Insoumise (+7) e i verdi dell’EELV (+3). In leggero calo i partiti “storici”, ovvero i repubblicani di centro-destra (-2) e il Partito Socialista (-1).
Sondaggi Europee: le proiezioni per la Germania
La Germania presenta invece una situazione più frammentata. Come in Francia e Italia, anche qui i partiti tradizionali di centro-destra (CDU/CSU) e centro-sinistra (SPD), sono in calo, perdendo rispettivamente 1 e 9 seggi. I Verdi, invece, grazie all’exlpoit dell’ultimo anno passerebbero da 11 a 18 seggi
La sinistra della Linke perde un seggio, mentre l’estrema destra di AfD, che attualmente ha un solo eurodeputato, arriverebbe ad esprimerne 10. I liberal-democratici di FDP, infine, incrementerebbero il loro numero di seggi da 3 a 6. Conserverebbero infine il loro seggio sia il Piratenpartei che Die Partei, mentre entrerebbero – grazie alla soglia di sbarramento inesistente e all’elevato numero di parlamentari eletti – due piccoli partiti, ossia Tierschutzpartei e Freie Wahler.
In conclusione, nei tre Paesi principali dell’UE i partiti tradizionali di centrodestra e centrosinistra perderebbero seggi a favore soprattutto della destra euroscettica e, in parte minore, della sinistra estrema. Ciononostante, i tre partiti principali che esprimono Commissari europei (popolari, socialdemocratici e liberaldemocratici) riuscirebbero a mantenere la maggioranza assoluta con 402 seggi su 705.
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