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Comunali Sicilia: 5 comuni su 7 al ballottaggio

Le amministrative in 34 comuni della Sicilia hanno dato già alcuni risultati: in 2 comuni superiori è già stato eletto il sindaco

Le elezioni comunali in Sicilia, che si sono tenute domenica 28 aprile, hanno dato già alcuni risultati. Si è votato in 34 comuni, tra cui un solo capoluogo (Caltanissetta). Di questi 34 comuni solo 7 sono “superiori”, ossia con più di 15.000 abitanti. Come è noto, in questo secondo tipo di comuni il sistema elettorale è differente: se nessun candidato sindaco vince al primo turno, si va al ballottaggio dopo 15 giorni, in questo caso domenica 12 maggio. A differenza che nel resto d’Italia, in Sicilia per vincere al primo turno nei comuni superiori è sufficiente ottenere il 40% + 1 dei voti validi (e non il 50% + 1).

I comuni al voto in Sicilia domenica scorsa

Solo in 2 comuni superiori su 7 è stato eletto un sindaco al primo turno: si tratta di Bagheria (PA) e Aci Castello (CT). I vincitori sono stati, rispettivamente, Filippo Tripoli (civico sostenuto dal centrosinistra e da pezzi di centrodestra) con il 46,4% e Carmelo Scandurra con il 53,7% (civico di centrosinistra).

Ecco la situazione negli altri 5 comuni che andranno al ballottaggio:

• Monreale (PA): La giunta uscente era di centrosinistra. Alberto Arcidiacono (civico di centrodestra, 23,9%) sfiderà Pietro Capizzi (centrosinistra, 21,2%).

• Castelvetrano (TP): La giunta uscente era di centrosinistra. Calogero Martire (civico di centrodestra, 30,3%) sfiderà Enzo Alfano (Movimento 5 Stelle, 28,5%).

• Caltanissetta (CL): La giunta uscente era di centrosinistra. Michele Giarratana (centrodestra senza Lega, 37,3%) sfiderà Roberto Gambino (Movimento 5 Stelle, 19,9%).

• Gela (CL): La giunta uscente era del Movimento 5 Stelle. Lucio Greco (civico di centrosinistra + FI, 36,3%) sfiderà Giuseppe Spata (centrodestra, 30,6%).

• Mazara del Vallo (TP): La giunta uscente era di centrodestra. Salvatore Quinci (centrosinistra, 31,5%) sfiderà Giorgio Randazzo (Lega, 24,6%).

I risultati – per quanto parziali – non sono di facile interpretazione: il gran numero di liste civiche (spesso non solo in aggiunta ma addirittura in sostituzione delle liste di partito nazionali) e le alleanze a geometria variabile non consentono di individuare con chiarezza vincitori e sconfitti.

Il Movimento 5 Stelle perde due comuni che amministrava (Gela e Bagheria) ma va al ballottaggio in altri due (Caltanissetta e Castelvetrano). La Lega elegge un sindaco in uno dei comuni minori (Motta Sant’Anastasia) e va al ballottaggio in altri due (Gela e Mazara del Vallo); il partito di Matteo Salvini non sfigura in una terra tradizionalmente poco favorevole, raccogliendo mediamente circa il 10% dei voti come lista; ma la Lega da sola non è molto competitiva, ottiene risultati migliori in coalizione con gli altri partiti di centrodestra. Più complessa da decifrare la situazione del Partito Democratico, anche se il centrosinistra (con candidati più o meno “civici”) si dimostra competitivo vincendo al primo turno a Bargheria e Aci Castello e andando al ballottaggio in altri tre comuni superiori.

Salvatore Borghese

Laureato in Scienze di Governo e della comunicazione pubblica alla LUISS, diplomato alla London Summer School of Journalism e collaboratore di varie testate, tra cui «il Mattino» di Napoli e «il Fatto Quotidiano».
Cofondatore e caporedattore (fino al 2018) di YouTrend. È stato tra i soci fondatori della società di ricerca e consulenza Quorum e ha collaborato con il Centro Italiano di Studi Elettorali (CISE).
Nel tempo libero (quando ce l'ha) pratica arti marziali e corre sui go-kart. Un giorno imparerà anche a cucinare come si deve.

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