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Supermedia sondaggi politici, 10 maggio: Europee, ultimi dati prima del black-out

Le intenzioni di voto per le europee e le proiezioni dei seggi confermano la Lega come prima lista

Ultima Supermedia dei sondaggi politici prima del black-out previsto dalla legge, che vieta la diffusione di sondaggi nelle due settimane che precedono le elezioni. Questa settimana il dato più interessante riguarda il calo della Lega, che rimane nettamente primo partito (31,6%) ma con un saldo negativo di 1,6 punti su base quindicinale. Guadagnano qualcosa tutti gli altri partiti, a cominciare dal Movimento 5 Stelle che sale al 22,6%, staccando il Partito Democratico (20,9%) di 1,7 punti.

Supermedia dei sondaggi politici: intenzioni di voto

Complessivamente, la maggioranza di governo ha quindi perso terreno, scendendo sotto il 54%. Lega e M5S rappresentano ancora la maggior parte assoluta degli elettori, mentre le opposizioni di centrosinistra (28,2%) e centrodestra (14,8%) sono molto staccate.

Supermedia dei sondaggi politici: maggioranza e opposizioni

Considerando le coalizioni delle Politiche 2108, si nota un calo dell’area di centrodestra (-1,6%) che però rimane nettamente sopra il 40%. Se si andasse ad elezioni anticipate, con il 46% potrebbe agevolmente ottenere la maggioranza assoluta dei seggi in entrambi i rami del Parlamento.

Supermedia dei sondaggi politici: le coalizioni

Se prendiamo in esame solo i sondaggi che si riferiscono esplicitamente al voto per le Europee, otteniamo dei dati (per le liste) leggermente diversi. Ma la sostanza non cambia: anche qui la Lega (31,6%) è il primo partito, con quasi 10 punti di vantaggio sul M5S che a sua volta è seguito a meno di 1 punto di distanza dal PD. Oltre a questi tre partiti, solo Forza Italia (9,6%) e FDI (5,2%) al momento potrebbero superare la soglia di sbarramento del 4% prevista per eleggere europarlamentari.

Supermedia europee: il voto alle liste 

Con questi numeri, rispetto alla settimana scorsa, non cambierebbe la stima dei seggi attribuiti alle varie forze politiche. Sui 73 seggi spettanti all’Italia, la Lega ne conquisterebbe 26, il M5S e il PD 17-18 e Forza Italia 8 (di questi, uno andrebbe alla Südtiroler Volkspartei nel caso – probabile – che il loro candidato più votato ottenga almeno 50.000 preferenze). 4 seggi andrebbero a FDI, mentre gli altri partiti sotto la soglia non otterrebbero alcun seggio (con l’eccezione della SVP, di cui si è detto).

Supermedia europee: la proiezione dei seggi

[Leggi l’analisi completa su Agi]

[Tutti i sondaggi del 2019 e media mobile]

Redazione

La redazione di YouTrend

2 commenti

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  • Buongiorno, io conosco da poco il vostro sito ma trovo molto molto interessanti le analisi che fate ed il modo in cui trattate i dati e ci tenevo a farvi i miei complimenti per questo.

    Avrei una domanda da porvi riguardo la distribuzione dei seggi. Per quanto la vostra media dei sondaggi sia in qualche modo pesata e perciò, immagino, abbia un errore relativamente ridotto, è anche vero, stando ai sondaggi di SWG per La7, che vi è un numero molto elevato di elettori indecisi. Per quanto complicato, quindi, esiste in teoria la possibilità che alcuni dei partiti minori, in particolare +Europa, possano superare lo sbarramento. In quel caso, come verrebbero redistribuiti i seggi? E, soprattutto, considerando che può essere necessario allargare la grande coalizione europea, che impatto può avere l’ingresso di una nuova componente negli equilibri numerici del Parlamento Europeo?

    • Se gli indecisi dovessero votare per +E, oltre che indecisi sono anche confusi, non si potrebbe spiegare altrimenti dato che l’europa in questi venti anni ha solo portato austerità e contrazione dell’economia interna.

      Buona giornata