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Austria: lo scandalo Strache si abbatte sul voto?

I fatti della scorsa settimana fanno crollare il Partito della Libertà, mentre crescono i popolari del premier Sebastian Kurz

Domenica 26 maggio circa 6,5 milioni di elettori in Austria voteranno per eleggere 18 eurodeputati al Parlamento Europeo. Sebbene il sistema elettorale austriaco preveda una soglia di sbarramento “ufficiale” del 4%, la ripartizione con il metodo d’Hondt implica uno sbarramento effettivo lievemente più alto. Particolarità austriaca, condivisa con la sola Malta, è il diritto di voto garantito a partire dai 16 anni.

La campagna elettorale ha subìto negli ultimi giorni una brusca svolta che ha causato addirittura una crisi di governo. L’esecutivo guidato dal popolare Sebastian Kurz era sorretto da una maggioranza bipartitica, formata dal Partito Popolare (ÖVP) in coalizione col Partito della Libertà (FPÖ, destra sovranista).

Un video risalente al 2017 e pubblicato lo scorso venerdì da una testata giornalistica tedesca immortala il leader dei sovranisti Heinz-Christian Strache, vicecancelliere del governo Kurz, trattare con una sedicente oligarca russa mentre chiede sostegno alla sua campagna elettorale in cambio di influenze nelle decisioni del futuro governo. Lo scandalo ha portato nei giorni successivi alle dimissioni di tutta la componente sovranista del governo, sostituite da figure tecniche in attesa delle nuove elezioni, fissate per settembre.

Nel grafico osserviamo la media delle ultime due rilevazioni rispetto alle intenzioni di voto per le Europee. Lo scandalo Strache sembra però aver cambiato le carte in tavola. Infatti, nell’ultima settimana l’istituto Research Affairs ha pubblicato i risultati di un sondaggio, riferito però alle intenzioni di voto nazionali. Il Partito della Libertà ha registrato un crollo di cinque punti (18%) rispetto alla media delle rilevazioni precedenti, mentre il Partito Popolare (ÖVP) si porterebbe al 38%, guadagnando la bellezza di 8 punti. Si tratta però, ribadiamo, di un sondaggio riferito alle intenzioni di voto a livello nazionale, non europeo.

Il Partito Socialdemocratico (SPÖ), principale partito di opposizione, si attesta intorno al 27%, ed è quindi la seconda forza. Il quarto posto sembrerebbe invece conteso tra NEOS-Nuova Austria Forum Liberale, aderente alla famiglia europea dell’ALDE e i Verdi, lontani dal 14,5% registrato nel 2014. Poca speranza per JETZT –Lista Pilz e per KPÖ+ che sembrano lontani dalla soglia di sbarramento.

Austria: media sondaggi sulle Europee 2019

 

(A cura di Fabio Riccardo Colombo)

 

Redazione

La redazione di YouTrend

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