RedazioneA un mese dalle elezioni generali, la Spagna ritorna al voto per eleggere i 54 membri che siederanno nel prossimo Parlamento Europeo. Le elezioni dello scorso 28 aprile avevano decretato la vittoria del Partito Socialista Operaio (PSOE) guidato di Pedro Sanchez con il 28,7% dei consensi.
Molto staccato il Partito Popolare di Pablo Casado, in seconda posizione con il 16,7%, in netto calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2016. Le elezioni generali dello scorso mese avevano segnato anche la crescita di Ciudadanos, il partito centrista e liberale di Albert Rivera, terzo con il 15,9%.
Anche in questa occasione la Spagna voterà con un sistema elettorale proporzionale con metodo D’Hondt, senza soglia di sbarramento (per l’approfondimento su tutti i sistemi elettorali alle Europee 2019 vedi qui).
Spagna: media sondaggi sulle Europee 2019
Dalla nostra elaborazione della media dei sondaggi realizzati negli ultimi dieci giorni prima del black-out previsto dalla legge (che in Spagna scatta una settimana prima del voto), i socialisti del PSOE sono in testa con il 30,5% delle preferenze. Seguono i Popolari al secondo posto con il 18,7% e Ciudadanos al terzo con il 15,7%. La lista Unidos Podemos, che riunisce Podemos e la sinistra di Izquierda Unida, si ferma al 12,6%. L’estrema destra di Vox guidata da Santiago Abascal si ferma invece al 7,9%.
Gli indipendentisti catalani del Junts per Catalunya (JpC) rimangono molto arretrati con il 3,1%. Lo scorso 6 maggio, l’Alta Corte spagnola aveva stabilito che il loro leader Carles Puidgemont, ex presidente della Catalogna, avrebbe potuto candidarsi alle elezioni europee. Una sentenza, questa, in controtendenza con la decisione del Consiglio elettorale centrale che il 28 aprile aveva escluso Puidgemont dalla possibilità di candidarsi.
(a cura di Federico Gonzato)
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