Il capoluogo del Molise è l’unico comune italiano vinto al ballottaggio dal Movimento 5 Stelle. Tuttavia, il candidato pentastellato Roberto Gravina al primo turno era in svantaggio rispetto alla candidata del centrodestra unito Maria Domenica D’Alessandro: se si vanno ad analizzare i flussi, si può osservare come più della metà degli elettori che al primo turno hanno votato il Sindaco uscente di centrosinistra Antonio Battista si sono spostati al secondo turno sul candidato pentastellato, che ha quasi raddoppiato i voti rispetto al 26 maggio ed ha quindi potuto vincere.
Allo stesso tempo, Maria Domenica D’Alessandro ha perso, tra primo e secondo turno, oltre 4.000 voti: parte di essi finiscono tra gli astenuti e un’altra parte proprio a Gravina. Ma per quale motivo chi ha votato D’Alessandro al primo turno avrebbe dovuto virare sul suo rivale al ballottaggio? Entrano in gioco due fattori: innanzitutto, al primo turno si votava anche per le Europee, e quindi vi è stato un voto di trascinamento per il centrodestra a trazione leghista che è stato invece assente il 9 giugno; in secondo luogo, le preferenze sono esprimibili solo al primo turno, motivo per cui la D’Alessandro, avendo tra le sue liste diversi fuoriclasse delle preferenze, il 26 maggio ha raccolto 4.227 consensi in più rispetto al ballottaggio.
Nota metodologica: i flussi vengono calcolati a partire dai dati per sezione del primo e del secondo turno, eliminando le sezioni con meno di 100 votanti e quelle ospedaliere. Il calcolo avviene con il software R, utilizzando il pacchetto di inferenza ecologica “eiPack”.
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