Lega pigliatutto nel risiko dei collegi uninominali, che si tingono dei colori del Carroccio da Nord a Sud nelle mappe realizzate in base alle simulazioni sui seggi di Camera e Senato elaborate giovedì sera, subito dopo l’apertura della crisi, secondo i dati dell’ultima Supermedia del primo agosto scorso.
Se la legge elettorale non sarà modificata, infatti, i partiti dovranno scegliersi degli alleati per formare coalizioni competitive poiché, come è noto, con il Rosatellum oltre un terzo dei seggi (il 36%) sia alla Camera che al Senato è assegnato in collegi uninominali maggioritari, dove viene eletto il candidato (di coalizione) che prende anche solo un voto in più degli avversari.
Possiamo dare per certo che il Movimento 5 Stelle si presenterà nuovamente da solo e senza alleati, e che il Partito Democratico proverà ad allearsi con altre liste minori di centrosinistra. Le incognite riguardano il centrodestra: non è chiaro cosa deciderà Matteo Salvini, che per ora non scopre le care e dice che di alleanze parlerà solo quando sarà stata fissata la data delle elezioni.
Il leader della Lega potrebbe scegliere la corsa solitaria – puntando a massimizzare il voto strategico in uno scenario “Lega contro tutti” – potrebbe puntare a riproporre la stessa alleanza di centrodestra delle Politiche 2018 con Forza Italia e Fratelli d’Italia (ma questa volta da leader indiscusso della coalizione) oppure, infine, scegliere come alleato solo il solo partito di Giorgia Meloni.
Per ciascuna di queste 3 ipotesi, le simulazioni sui collegi uninominali restituiscono un quadro diverso. Ma la costante, in tutti gli scenari, è una netta prevalenza della Lega (sia in coalizione con il centrodestra sia da sola) nei collegi del Centro-Nord; così come risulta sempre in vantaggio il centrosinistra nei collegi a cavallo tra Firenze e Bologna, nonché in quelli più centrali delle grandi città.
Primo scenario: Centrodestra Unito
È il Sud invece a rappresentare l’interrogativo maggiore al variare degli scenari. Un centrodestra unito, stando alle nostre stime, avrebbe l’opportunità di vincere (o meglio: stravincere) anche nella quasi totalità dei collegi meridionali. Il discorso cambia qualora della coalizione non dovesse far parte Forza Italia, e – ancor più – se la Lega dovesse correre da sola senza alleati. In questo caso, molti collegi del Sud ridiventerebbero contendibili: alcuni (come quelli intorno a Napoli e molti di quelli siciliani) vedrebbero in netto vantaggio il Movimento 5 Stelle, che è stato il primo partito del Mezzogiorno anche alle ultime Europee.
Centrodestra Unito: così nei collegi uninominali della Camera
Centrodestra Unito: così nei collegi uninominali del Senato
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Il PD dice che vuole abolire il decreto sicurezza. Se così fosse Vorrà dire che cambierò partito. Troppi cavalli di Troia sono entrati in Italia. I miei nonni non sono scappati dallItalia quando qui ci C’erano le guerre, sono rimasti nella loro terra a combattere per la loro patria e per i loro valori. In Italia le cose ci sono sfuggite di mano, ci vuole non autorità, ma autorevolezza.
Complimenti per il lavoro sulle simulazioni del “Rosatellum”. Per una più equilibrata visualizzazione dei collegi, suggerisco di ricorrere a mappe modificate (come ad es. questa sulle elezioni UK,
https://www.theguardian.com/politics/ng-interactive/2015/apr/20/election-2015-constituency-map )
Il mio collegio uninominale di Milano, per la Camera, è grande poche decine di chilometri quadrati, mentre l’equivalente collegio di Sondrio, è di quasi 4mila chilometri quadrati. Raffigurarli con la stessa scala, come fanno del resto anche siti istituzionali, è fuorviante.