Dopo aver analizzato, nell’articolo precedente, cosa accadrebbe nei collegi uninominali di Camera e Senato a Roma in caso di nuove elezioni, andiamo ora ad osservare, invece, lo scenario milanese.
Lega da sola
A differenza che nella Capitale, nella città lombarda la Lega avrebbe vita difficile seMatteo Salvini decidesse di andare ad elezioni da solo, senza coalizzarsi con Fratelli d’Italia o Forza Italia. Alla Camera, infatti, sarebbe in grado di conquistare solamente 1 dei 6 seggi disponibili (Lombardia 1 – 08), mentre gli altri 5 andrebbero al centrosinistra. In questo caso occorre però sottolineare come, al momento, le nostre simulazioni suggeriscono che questo esito sia consolidato solo nei tre collegi più centrali, mentre i tre periferici sarebbero incerti e piuttosto contendibili.
Uno scenario ancora peggiore, per Matteo Salvini, quello che si paventa al Senato. Qui il centrosinistra vincerebbe tutti e tre i collegi, lasciando la Lega a mani vuote e capace di competere solamente nel collegio più periferico (Lombardia – 03) che, occorre specificare, racchiude al suo interno, oltre all’area cittadina, anche diverse realtà dell’hinterland come Rho, Pero o Legnano.
Lega e Fratelli d’Italia in coalizione
Come avevamo già osservato rispetto alla realtà romana, nello scenario in cui la Lega si allea solo con Fratelli d’Italia il quadro cambia. In questo caso, però, la presenza del partito di Giorgia Meloni all’interno della coalizione non sarebbe sufficiente a ribaltare (come a Roma) la situazione osservata nel paragrafo precedente ma contribuirebbe, piuttosto, a riequilibrarla.
Alla Camera, infatti, si registrerebbe un pareggio, con il centrosinistra vincitore nei tre collegi centrali e il centrodestra nei tre periferici, sebbene due di questi risulterebbero comunque contendibili dalla coalizione guidata dal PD.
Anche al Senato l’asse con Fratelli d’Italia permetterebbe a Matteo Salvini di conquistare solamente il collegio uninominale Lombardia 03, cioè quello che raccoglie parte dei comuni della provincia. È interessante notare, però, come diventerebbe contendibile per il fronte sovranista anche il collegio Lombardia 02, nonostante il centrosinistra mantenga un leggero margine di vantaggio.
Centrodestra Unito
Avevamo in precedenza osservato come, a Roma, la presenza o l’assenza di Forza Italia non fosse un fattore capace di incidere sul numero di collegi conquistati da un centrodestra fondato sull’asse Salvini – Meloni. Milano ci racconta qualcosa di diverso, soprattutto con riferimento al Senato.
Alla Camera, infatti, il quadro resterebbe lo stesso analizzato con riferimento al fronte sovranista, sebbene si registri un maggior consolidamento del risultato nei singoli collegi uninominali, con un centrodestra forte e certo di assicurarsi i tre collegi periferici e un centrosinistra ancora piuttosto saldamente in testa nel centro cittadino.
Al Senato, invece, il quadro sarebbe completamente diverso: la presenza del partito di Silvio Berlusconi garantirebbe al centrodestra la conquista di ben 2 collegi uninominali su 3 e di competere per la vittoria anche nel collegio centrale, nel quale la coalizione di centrosinistra mantiene ancora un margine di vantaggio, sebbene piuttosto lieve.
(Mappe a cura di Matteo Cavallaro)
Nota metodologica
I calcoli sono fatti a partite dai dati reali di scrutinio delle elezioni Europee 2019 a cui viene applicato uno swing nazionale uniforme (UNS). Si suppone cioè che la differenza rilevata nazionalmente sia distribuita in maniera identica su tutto il territorio nazionale.
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