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Austria, trionfo per i popolari di Kurz e i Verdi, crollo per l’ultradestra

Anche se si aspettano ancora i risultati del voto postale, il risultato sembra ormai delineato

Le elezioni parlamentari in Austria tenutesi ieri hanno segnato la vittoria della ÖVP di Sebastian Kurz, che si avvia a tornare cancelliere dopo la caduta anticipata del governo da lui guidato. Lo scandalo Ibiza, che ha travolto il suo ex vice Heinz Christian Strache della FPÖ, aveva infatti costretto Kurz alle dimissioni e al voto anticipato.

I risultati (per ora)

I risultati delle elezioni al momento sono provvisori, poiché non sono ancora stati scrutinati i voti per posta che costituiscono una percentuale cospicua (circa il 15%). In ogni caso, stando ai dati ufficiali disponibili sinora, il centrodestra della ÖVP resta la prima forza politica del Paese con la maggioranza relativa dei seggi: nel Nationalrat Kurz potrà infatti appoggiarsi su 73 seggi, 11 in più della legislatura precedente. Il vero boom, tuttavia, lo fanno registrare i Verdi, che nella scorsa legislatura non avevano rappresentanti in Parlamento in quanto nel 2017 si erano fermati poco al di sotto della soglia di sbarramento fissata al 4% (anche per colpa di una scissione). Ora, invece, i Grünen potranno appoggiarsi su ben 23 deputati nel parlamento austriaco.

Due forze politiche escono sconfitte da queste elezioni: la SDÖ, ossia i socialdemocratici, e la FPÖ, partner di governo di Kurz nella precedente legislatura che paga lo scandalo che ha travolto il suo esponente di punta Strache. La SDÖ, guidata da Pamela Rendi-Wagner, ha perso lo stesso numero di seggi che ha guadagnato il partito di Kurz, 11, riducendo così la propria pattuglia a 41 deputati. La FPÖ, partito di destra nazionalista (all’Europarlamento è parte del gruppo Identità e Democrazia, lo stesso della Lega di Salvini), perde ben 19 parlamentari rispetto alle elezioni del 2017, pertanto ora potrà appoggiarsi su 32 deputati.

Infine, dopo i Verdi, la quinta forza politica d’Austria è NEOS, un partito europeista, liberale e di centro che guadagna 4 seggi in più rispetto al 2017, portandosi a quota 14.

La nuova maggioranza

Da chi sarà formato, dunque, il nuovo governo della Repubblica d’Austria? Per governare servono almeno 92 seggi su 183 e, a meno che il voto per corrispondenza non ribalti completamente il quadro, un ritorno al Cancellierato di Kurz appare piuttosto probabile. Resta però da capire con chi si alleerà: il segretario generale della FPÖ Harald Vilimsky ha fatto intendere che per il proprio partito sarebbe meglio tornare all’opposizione, per provare a ripartire.

Kurz dovrà quindi intavolare un dialogo con almeno una delle altre tre forze politiche rappresentate nel Nationalrat: con i socialdemocratici si tornerebbe ad una Große Koalition sul modello tedesco, mentre con Verdi e NEOS il governo avrebbe una svolta marcatamente europeista rispetto all’esecutivo precedente.

Alessio Vernetti

Nato nel 1997, si è laureato in relazioni internazionali all'Università di Torino, ma ha studiato anche a Sciences Po Lille e ha frequentato il Summer Program della LUISS. Nel 2019 è entrato nel team Quorum ed è coordinatore contenuti di YouTrend.
La sua vita sociale diminuisce considerevolmente man mano che ci avviciniamo alle elezioni.

Giovanni Forti

Romano, studia Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Sant'Anna. Quando non è su una montagna, si diverte con sistemi elettorali, geografia politica e l'impatto delle disuguaglianze sul voto.

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