Ore 9.22 – Chiudiamo questa diretta con un’ultima mappa dedicata ai partiti vincitori per comune:
Ore 8.48 – Interessante anche osservare la mappa dei comuni “swing”. Se infatti notiamo come, proprio sulla dorsale tra Reggio Emilia e l’Adriatico, che più volte abbiamo citato a partire da questa mattina, Stefano Bonaccini abbia saputo allargare il suo consenso rispetto a quello che era stato il risultato del Partito Democratico alle Europee, dall’altra si evidenzia come Lucia Borgonzoni non sia stata in grado di conquistare nessuno dei comuni che, nell’ultima tornata elettorale europea, erano stati vinti dal centrosinistra.
Ore 8.37 – Osserviamo quindi anche la mappa dell’intensità di voto a Stefano Bonaccini, confermato Presidente della Regione, e del Partito Democratico. Notiamo, in particolare, una maggiore propensione dell’elettorato emiliano nell’area di Reggio-Emilia, Bologna e Modena più di tutte, a scegliere spesso il Presidente Bonaccini, ma non il Partito Democratico.
Ore 8.34 – Pochissime variazioni, invece, rispetto alla nostra proiezione dei voti assoluti pubblicata in nottata:
Ore 8.32 – Osservando invece la distribuzione del voto per la Lega, notiamo subito come siano le province di Ferrara, Piacenza e Parma (sebbene qui, nel capoluogo, abbia prevalso Bonaccini) a consegnare i migliori risultati a Lucia Borgonzoni.
Molto simile è la configurazione del voto a FdI, sebbene con altri livelli di intensità:
Ore 8.29 – La mappa del voto al Movimento 5 Stelle: pessimo il risultato nelle aree dove la Lega ha conquistato le percentuali maggiori, migliora – anche se risulta comunque fortemente in calo – la situazione lungo l’asse Reggio-Emilia – Bologna, e verso l’Adriatico.
Ore 8.04 – Se analizziamo il voto per popolazione comunale, notiamo come, al diminuire della grandezza dei comuni, aumenti il numero di voti a favore della Lega e della candidata presidente Borgonzoni. Al contrario, nei comuni più grandi, a prevalere sono il Partito Democratico e Stefano Bonaccini.
Ore 5.49 – Abbiamo proiettato, con lo scrutinio a circa il 70%, i voti assoluti dei partiti nelle elezioni regionali emiliane, paragonandoli con quelli ottenuti dalle elezioni regionali del 2014 ad oggi. Il grafico evidenzia il crollo del Movimento 5 Stelle, passato dai 661 mila voti ottenuti in occasione delle politiche 2018 a meno di 100 mila, ma anche la crescita di Fratelli d’Italia, che ottiene circa 162 mila preferenze in più rispetto alle regionali del 2014, quando si era fermata ad appena 23.000 voti. Forza Italia ottiene circa un quinto dei voti del 2018.
Ottimo il risultato del Partito Democratico, che dal 2014 a costantemente migliorato la propria performance, dai 535 mila voti del 2014 ai 729 di queste ultime elezioni regionali. Flessione, invece, per la Lega: dai 233 mila voti del 2014 era stata in grado di passare ai 760 mila delle Europee di maggio 2019, ma domenica ha perso circa 80 mila voti.
Ore 4.14 – Di seguito, la mappa dei comuni “swing” rispetto alle elezioni Europee 2019. Come possiamo vedere, allo stato attuale di scrutinio, si conferma quanto avevamo scritto in precedenza, con il centrosinistra che ha costruito la propria vittoria a partire dall’asse centrale della regione, riuscendo a contendere diversi comuni dell’area.
Osserviamo un’altra conferma di quanto scritto con la mappa della variazione tra i voti ottenuti da Bonaccini e quelli delle liste di centrosinistra alle Europee 2019.
Ore 3.11 – Mentre prosegue lo scrutinio, giunto a 2005 sezioni su 4520 con Stefano Bonaccini al 51,47% e Lucia Borgonzoni al 43,79%, abbiamo elaborato una prima mappa per disegnare il quadro della regione fino a questo momento. Come notiamo, la vittoria di Bonaccini si costruisce soprattutto sull’asse Reggio-Emilia – Ravenna, passando per Bologna e Modena. Nelle grandi città, ad eccezione che a Piacenza e Ferrara, è infatti il centrosinistra a prevalere, in certi casi con percentuali largamente maggioritarie: è il caso di Bologna, dove Bonaccini è avanti di ben 35 punti sulla candidata della Lega, o proprio di Reggio-Emilia, dove guida con ben 27 punti di vantaggio.
Ore 2.24 – Secondo l’analisi del voto di Tecnè, Stefano Bonaccini avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti degli under 35 (56%) e degli over 64 (57%). Tra i laureati il Presidente della Regione ottiene il 60%, mentre tra chi ha ottenuto titoli inferiori il 47%.
Particolarmente interessante, infine, notare il come il consenso del dipendenti pubblici e privati si indirizzi verso il candidato di centrosinistra, rispettivamente con il 56% e il 51% delle preferenze, mentre il popolo della Partita Iva abbia guardato con maggior favore a Lucia Borgonzoni (54%), che invece riscuote scarso successo tra i dipendenti pubblici (38%).
Ore 2.11 – Intanto, anche guardando ai voti reali, la sfida tra Pd e Lega sembra serrata: con 812 sezioni scrutinate su 4.520, il Partito Democratico sarebbe appena al -0,35% rispetto alla Lega (33,69%). Il vantaggio di Bonaccini su Lucia Borgonzoni, però, sarebbe del 3,42%.
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