L’Irlanda potrebbe restare senza un Governo per parecchi mesi, dal momento che le elezioni di questo sabato hanno delineato un risultato senza precedenti: i dati giunti finora, che coprono il 48,8% delle sezioni elettorali, mostrano tre grandi partiti che al momento non sembrano disposti a formare coalizioni tra loro. Il Paese, dunque, potrebbe trovarsi di fronte ad un’altra elezione generale in poco tempo, per risolvere l’impasse generata da questo voto.
Mentre il conteggio continua, le tre forze Sinn Féin, Fianna Fáil e Fine Gael appaiono molto vicine tra loro in termini percentuali, con – rispettivamente – il 22,2%, il 24,5% e il 20,9% dei voti. Ma molto potrebbe ancora cambiare e la partita è ancora incerta.
Quel che è certo, però, è che l’exploit dei nazionalisti di sinistra di Sinn Féin ha posto fine allo storico bipolarismo tra Fine Gael e Fianna Fáil, e sembra destinato a portare a un lungo stallo. Il Parlamento irlandese, infatti, conta 160 membri e la maggioranza è dunque situata a quota 81: nessun partito, però, otterrà abbastanza seggi da raggiungere la maggioranza assoluta in autonomia. Anzi, due tra i tre partiti principali dovranno lavorare insieme per creare un governo stabile.
In numerose occasioni durante la campagna elettorale, il leader di Fine Gael e primo ministro uscente Leo Varadkar ha escluso di andare al governo con Sinn Féin. Allo stesso tempo, Micheal Martin di Fianna Fáil ha sostenuto che non si sarebbe seduto al tavolo con Sinn Féin e che non avrebbe neppure cercato di formare una grande coalizione con Fine Gael. Mary Lou McDonald, leader di Sinn Féin, ha invece dichiarato che ricercherà innanzitutto “un Governo senza Fine Gael e Fianna Fáil“: dai risultati parziali però, ciò sembrerebbe molto difficile, anche per via dello scarso risultato ottenuto dalle forze politiche minori come il Labour.
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