Sono passati ormai alcuni mesi dalle elezioni che hanno riguardato diversi Länder della Germania orientale, in cui l’estrema destra di Alternative für Deutschland è diventata la seconda forza in tutto l’est, senza però alterare le maggioranze presenti in precedenza (tranne, come vedremo, in Turingia). Da oltre un mese, inoltre, con l’elezione a sorpresa del duo composto da Norbert Walter-Borjans e Saskia Esken, i socialdemocratici hanno una nuova leadership.
Nello scenario politico tedesco, tuttavia, non si registrano grosse scosse. In linea con quanto visto negli ultimi mesi, l’effetto novità dei Verdi si sta ridimensionando, e la CDU prosegue la salita lenta ma costante degli ultimi mesi. I Grüne continuano a essere stabili in seconda posizione con oltre il 20%, ma perdono lentamente terreno. Al tempo stesso, i socialdemocratici sono ancora sostanzialmente appaiati ad AfD, senza che la nuova leadership riesca per ora a determinare cambiamenti significativi nelle intenzioni di voto.
La mancanza (per ora) di forti scosse dal Governo o dalle opposizioni può essere una causa di quest’immobilismo, e nei prossimi mesi sarà quindi utile osservare l’evolversi dello scenario.
Germania: intenzioni di voto a febbraio e variazioni rispetto a novembre
Questi dati potrebbero sperò subire modifiche già nelle prossime settimane. L’elezione del Presidente della Turingia (un Land orientale) potrebbe infatti avere forti conseguenze anche su scala nazionale. Il Land, infatti, era governato fino all’anno scorso da Bodo Ramelow, apprezzato esponente della Linke, in maggioranza con Verdi e SPD. Alle ultime elezioni, la coalizione non ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi e ha cercato di formare un governo di minoranza. A sorpresa, tuttavia, è stato eletto Presidente Thomas Kemmerich, della FDP, grazie anche ai voti di CDU e, soprattutto, di AfD. La cosa ha suscitato molto clamore in tutta la Germania (dove nessun partito dialoga o fa accordi con l’estrema destra, a nessun livello), portando Kemmerich alle dimissioni e danneggiando moltissimo l’immagine di FDP e CDU. La situazione è in continua evoluzione, ma al momento sembra che la maggioranza dei partiti in Turingia non voglia tornare al voto. A causa della divisione dei seggi nel Landtag, però, Ramelow avrà bisogno quantomeno dell’astensione della CDU per formare un governo di minoranza.
Turingia: il parlamento regionale (Landtag)
La vicenda, però, ha già fatto una vittima nazionale: Annegret Kramp-Karrenbauer ha annunciato che non si candiderà come cancelliera e lascerà gradualmente anche la guida della CDU. La scelta è sicuramente motivata anche dallo scarso entusiasmo che la sua leadership suscita in Germania e nel partito, ma è significativo che gli effetti di quanto successo in Turingia abbiano causato l’avvio di un cambio di leadership nel principale partito del Paese. Del resto, nella stessa Turingia i pochi sondaggi disponibili dopo l’elezione di Kemmerich mostrano dati molto diversi rispetto ai risultati di ottobre: secondo Infratest Dimap, la Linke arriverebbe addirittura al 39%, mentre la CDU arretrerebbe di molto.
Turingia: i sondaggi dopo il caso Kemmerich
È presto per fare pronostici sulla futura guida dei cristiano-democratici o sull’evoluzione delle intenzioni di voto, ma intanto quattro figure emergono nelle preferenze degli iscritti CDU:
- Friedrich Merz, che ha sfidato Kramp-Karrenbauer all’ultimo congresso ed è conosciuto da sempre come anti-merkeliano, ha un profilo molto di destra sul tema dell’identità culturale ma pro-business sulle questioni economiche.
- Jens Spahn, attuale Ministro per la Salute, anche lui identificato come oppositore della linea di Merkel e Kramp-Karrenbauer.
- Armin Laschet, attuale Presidente del Nordrhein-Westfalen, più in linea con la leadership attuale.
- C’è infine chi auspica un ruolo maggiore per Markus Söder, attuale leader CSU – il partito gemello bavarese – appartenente all’ala più conservatrice della destra tedesca.
Leadership CDU: chi vogliono gli iscritti dopo le dimissioni di AKK?
Nonostante gli ultimi mesi abbiano visto una situazione tutto sommato stazionaria, ci sono quindi tutti gli elementi per aspettarsi qualche cambiamento nel panorama tedesco. Con gli eventi in Turingia e il ritiro di Kramp-Karrenbauer, infatti, la fissità di questi mesi potrebbe essere presto sconvolta.
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