Domenica 8 marzo si terrà la terza elezione suppletiva del 2020, dopo quelle di Napoli (23 febbraio) e Roma (1° marzo) che hanno visto la vittoria dei candidati del centrosinistra: in particolare, nel collegio Campania-07 del Senato ha trionfato il giornalista Sandro Ruotolo, mentre il ministro Roberto Gualtieri si è imposto nel collegio Lazio 1-01 della Camera.
In entrambi i casi, però, si trattava di collegi urbani. L’8 marzo, invece, si voterà in un collegio uninominale del Senato che copre la metà di una Regione italiana e che ha al suo interno anche comuni molto piccoli: si tratta del collegio uninominale Umbria-02, nel quale il 4 marzo 2018 era stata eletta senatrice la candidata del centrodestra Donatella Tesei. Quest’ultima ha dovuto lasciare lo scranno a Palazzo Madama il 2 dicembre scorso, essendo stata eletta presidente della Regione Umbria il 27 ottobre.
Identikit del collegio uninominale Umbria-02 del Senato
Il territorio di questo collegio uninominale comprende tutta la Provincia di Terni più 27 comuni della Provincia di Perugia. Sono quindi chiamati alle urne – per limitarsi a citare i sei comuni più popolosi del collegio – i cittadini di Terni, Foligno, Spoleto, Orvieto, Narni e Todi.
I due collegi uninominali in cui è divisa la Regione Umbria per l’elezione del Senato: le suppletive dell’8 marzo 2020 si terranno in quello giallo (fonte: Servizi Studi di Camera e Senato).
Una poltrona per quattro
I candidati alle elezioni suppletive dell’8 marzo 2020 nel collegio uninominale Umbria-02 del Senato: da sinistra a destra, Armida Gargani, Valeria Alessandrini, Roberto Alcidi e Maria Elisabetta Mascio.
Sono quattro i candidati che cercheranno di ottenere il seggio a Palazzo Madama. La leghista Valeria Alessandrini avrà il compito di far sì che questo collegio resti nelle mani del centrodestra: ad appoggiarla, oltre al Carroccio, ci sono infatti anche Fratelli d’Italia e Forza Italia. La candidatura di un’esponente leghista rientra nella spartizione interna alla coalizione di centrodestra, che ha candidato un forzista (Salvatore Guangi) alle suppletive di Napoli e un esponente di Fratelli d’Italia (Maurizio Leo) a Roma. Alessandrini, già assessore del Comune di Terni, è stata eletta consigliere regionale a ottobre nella lista della Lega, raccogliendo 4.942 preferenze.
Gli sfidanti di Valeria Alessandrini sono tre: la dirigente scolastica Maria Elisabetta Mascio, anche lei ternana, è la candidata del centrosinistra, come si evince dal fatto che accanto al suo nome ci sono i simboli di Partito Democratico e Sinistra Civica Verde, oltre alla scritta “Mascio per l’Umbria”. C’è dunque una differenza rispetto alle altre due elezioni suppletive, nelle quali i nomi dei candidati del centrosinistra non erano affiancati da simboli di partito, bensì solo dalle scritte “Napoli con Ruotolo” e “Roma con Gualtieri”. Anche Mascio era candidata alle elezioni regionali dello scorso 27 ottobre, ma nella lista del PD si è classificata solo all’ottavo posto (2.718 preferenze) e non è riuscita a entrare in Consiglio regionale, a differenza di Valeria Alessandrini.
Chiudono il quadro dei candidati Roberto Alcidi, operaio metalmeccanico (ma attualmente senza occupazione) sostenuto dal Movimento 5 Stelle, e l’avvocato Armida Gargani, schierata da Riconquistare l’Italia.
Così il 4 marzo 2018
Alle elezioni politiche del 2018, come detto, vinse la leghista Donatella Tesei: l’allora sindaco di Montefalco ottenne, grazie all’appoggio di tutto il centrodestra, il 38,6% dei voti, contribuendo a colorare di blu, per la prima volta in un’elezione nazionale, una Regione storicamente rossa come l’Umbria. Anche nell’altro collegio umbro del Senato, peraltro, vinse un candidato del centrodestra (Francesco Zaffini di FdI).
Dietro Tesei si piazzarono il candidato del Movimento 5 Stelle (Marco Moroni) col 28% e l’esponente del centrosinistra Simonetta Mignozzetti (25,7%).
Così il 27 ottobre 2019
Un anno e mezzo dopo, alle elezioni regionali anticipate indette in seguito alle dimissioni della governatrice Catiuscia Marini, Donatella Tesei fu eletta presidente con il 57,6% dei voti su scala regionale. Se però consideriamo, come nel grafico sotto, solo i comuni del collegio in cui Tesei era stata eletta al Senato, questa percentuale è ancora più alta (58,1%). Una vittoria netta, soprattutto se si tiene conto del fatto che il principale avversario, l’imprenditore alberghiero Vincenzo Bianconi, fu staccato di oltre 20 punti: ottenne infatti il 37,3% nei comuni di questo collegio.
Incognita affluenza
Alle due suppletive precedenti ha vinto il candidato del centrosinistra: accadrà lo stesso anche in Umbria oppure il collegio resterà al centrodestra? Una variabile chiave, in questo senso, è sicuramente l’affluenza: storicamente bassa alle elezioni suppletive, per via della diffusione del coronavirus essa potrebbe essere ancora più bassa, con conseguenze non irrilevanti sull’esito del voto.
Ovviamente il 37,3% delle regionali non è del solo CSX,ma del CSX+M5S.
Che il M5S in provincia di Terni prese il 9,4%.
Il solo CSX come liste il 27% circa.