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Primarie Democratiche: 6 stati al voto nella notte

Nella notte di martedì 10 marzo tornano le primarie Democratiche USA. Saranno chiamati alle urne gli elettori di 6 stati per un totale di 349 delegati.

La vittoria di Biden in 10 stati su 14 al Super Tuesday ha consacrato l’ex vice di Obama come frontrunner delle primarie Democratiche. Il successo del voto popolare sembra aver convinto anche l’establishment del Partito Democratico a sostenerlo in massa, un po’ come successe con la Clinton nel 2016. Negli ultimi giorni, infatti, Biden ha ricevuto gli endorsement degli ex-sfidanti Kamala Harris e Cory Booker, che si aggiungono a quelli di Pete Buttigieg, Amy Klobuchar, Beto ‘O Rourke e Michael Bloomberg.

Al contrario, Elizabeth Warren, fresca di ritiro, non ha ancora deciso chi sostenere. Se anche dovesse scegliere Sanders, però, gli endorsement per quest’ultimo tra gli ex candidati si conterebbero sulle dita di una mano: oltre a quello eventuale di Warren, solo il sindaco di New York, Bill De Blasio, e la scrittrice Marianne Williamson hanno garantito il loro appoggio a Bernie.

La sfida prosegue

Le primarie, però, proseguono per la loro strada e la sfida non è ancora chiusa. Questa notte si voterà in sei stati (Michigan, Washington, Missouri, Mississippi, Idaho e North Dakota) e i delegati in palio sono 349, la maggior parte dei quali assegnata tra Michigan (125) e Washington (89). Per ottenere la maggioranza è necessario arrivare a 1991 delegati e ad oggi, secondo le stime in tempo reale di @2020Delegates, Biden ha un vantaggio di 85 su Sanders. Come abbiamo visto, questi due sono gli unici competitor in grado di giocarsi la nomination di qui in avanti. Oltre a loro, è ancora in campo la stoica deputata hawaiana Tulsi Gabbard, ancora decisa a non mollare ma con chances di vittoria nulle.

Primarie Democratiche: la mappa elettorale, gli orari e i favoriti del voto di stanotte

Secondo le previsioni di FiveThirtyEight, grazie al vantaggio conquistato nei sondaggi dopo il Super Tuesday, Biden sarebbe il favorito quasi ovunque con margini che variano di stato in stato. Probabilmente chiusa in partenza la sfida in Mississippi e Missouri (rispettivamente 36 e 68 delegati), che come gli altri stati del sud al voto fin qui dovrebbero consegnare una facile vittoria a Biden vista anche l’altissima percentuale di elettori afroamericani a suo favore. In Missouri, tuttavia, nel 2016 finì con un testa a testa Sanders-Clinton e quest’ultima ebbe la meglio per meno di tre decimi di punto percentuale. I sondaggi della vigilia lasciavano però molte più possibilità di rimonta a Sanders rispetto a quelle attuali.

Il favorito stato per stato: le percentuali della stima di voto

 
Il margine di distanza tra i due candidati si assottiglia invece in Idaho e North Dakota, dove la sfida sarebbe ancora aperta ma i delegati in palio pochissimi (34 in totale). Probabile testa a testa anche nello stato di Washington, che con i suoi 89 delegati potrà giocare un ruolo più significativo nella corsa verso la nomination e in un eventuale rimonta di Sanders. Diversa la situazione in Michigan, ovvero lo stato che questa notte assegnerà più delegati in assoluto. Qui, il divario tra i due candidati nelle previsioni (+19% per Biden) sembra lasciare pochissime probabilità di recupero per Sanders. Quattro anni fa, però, il senatore del Vermont si trovò nella stessa posizione contro Clinton e riuscì nella rimonta, riaprendo – momentaneamente – la corsa per la nomination. Sanders dovrà sperare in un’altra vittoria a sorpresa per fare in modo che anche stavolta il gran numero di delegati assegnati dal Michigan lo aiuti a ricucire lo strappo con il suo avversario e affievolire in tempo il momentum accumulato da Biden negli ultimi giorni.
 
Questa notte si chiuderà anche il voto dei Democrats Abroad (i democratici all’estero) che stanno esprimendo le proprie preferenze – con diverse modalità – dal 3 marzo scorso e assegneranno un totale di 13 delegati. I risultati ufficiali arriveranno però solo il 24 marzo prossimo, e anche in questo caso è leggermente favorito Biden.

 

Come seguire

I seggi chiuderanno all’1 di notte nei tre tre stati più a est (Michigan, Missouri e Mississippi), alle 3 in Idaho e North Dakota e alle 4 nello stato di Washington. L’affluenza potrebbe risentire dell’emergenza Coronavirus scoppiata negli ultimi giorni anche negli Stati Uniti, ma è ancora presto per capire se e come questa influirà sullo svolgimento dei prossimi appuntamenti elettorali.

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Gianluca De Feo

Trentino, grande appassionato di politica americana ed europea. Vive in Italia ma studia politica e storia del Nord America alla Freie Universität Berlin.

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