Ieri sera si è votato per il primo turno delle elezioni municipali in Francia, e il risultato più importante che è uscito dalle urne è il crollo dell’affluenza, non per cause politiche, ma sanitarie. In Francia, infatti, il focolaio di Coronavirus è in netta crescita, con 5.423 casi e 127 morti. Una situazione simile a quella che si aveva in Italia domenica 8 marzo, appena due giorni prima del Decreto che ha reso tutta l’Italia una zona protetta. I sondaggi che davano l’affluenza al 62% non tenevano conto della crescente paura del contagio, e la partecipazione ha fatto segnare un minimo storico: 43,1%.
L’impatto sul voto dell’epidemia di Covid-19, però, non si è ancora manifestato del tutto. Molti leader di partito, infatti, avevano protestato per ottenere un rinvio del primo turno delle municipali, e hanno avanzato dubbi ancora più forti sullo svolgimento del ballottaggio fra una settimana, domenica 22 marzo. Il premier Edouard Philippe (LREM) oggi ha proposto di rimandare il secondo turno al 21 giugno. Il rischio, però, è che il rinvio del secondo turno costringa ad annullare anche il primo, portando a una ripetizione completa delle elezioni municipali.
Comunque, nonostante il crollo dell’affluenza, il voto ha anche dato alcune indicazioni politiche importanti. I francesi che sono andati a votare hanno mandato un segnale abbastanza chiaro, e non favorevole al presidente Emmanuel Macron.
La disfatta de La République En Marche in Francia
La République En Marche, infatti, si presentava per la prima volta alle elezioni municipali e ha avuto risultati piuttosto negativi. I candidati del partito di Macron sono arrivati terzi dietro il candidato dei Republicains e a quello dei Verdi o dei Socialisti a Parigi, Lione, Bordeaux e Perpignano. Addirittura sono rimasti sotto il 10% a Marsiglia, Tolone e Montpellier. L’unica piccola consolazione è il primo posto del sindaco uscente Jean-Luc Moudenc, candidato dei Républicains con il sostegno di En Marche! a Tolosa, la quarta città più popolosa della Francia. Moudenc, tuttavia, accede al secondo turno con il 36,2% contro due candidati di centrosinistra: Maurice (EELV) al 27,6% e Pellefigue (PS-PCF) al 18,5%, che cercheranno un’accordo per coalizzarsi al secondo turno.
Municipali in Francia – I risultati a Tolosa al primo turno
I motivi principali del deludente risultato di En Marche! sono probabilmente tre. Da un lato, pesa la scarsa approvazione per l’azione di Macron, ferma da più di un anno poco sopra il 30%. Dall’altro lato, il partito fatica a trovare degli alfieri di peso nelle città più importanti: si tratta di un problema che rischia di affossarlo anche nelle elezioni regionali del prossimo anno. Infine, si è presentata a queste elezioni municipali un’incredibile quantità di candidati dissidenti di En Marche!, in contrasto con il candidato ufficiale del partito. Il più noto era sicuramente il matematico Cédric Villani, candidato a Parigi contro l’ex ministra della Salute Agnès Buzyn. Ma non era solo: se si guarda alle prime 50 città di Francia, in ben 17 era presente un candidato dissidente.
Complessivamente si tratta di tre problemi di primo piano per La République En Marche, che rischiano di aggravarsi in vista del prossimo anno. Nel 2021, infatti, si voterà per le regionali e per le dipartimentali, e sarà un appuntamento chiave per Macron in vista delle presidenziali 2022. Un altro risultato negativo nelle urne delle elezioni locali, insomma, potrebbe minare alla base le chance di rielezione del presidente.
Anne Hidalgo (PS-PCF) in testa a Parigi
Nella capitale la sindaca uscente Anne Hidalgo (PS), appoggiata anche dal Partito Comunista Francese, è in testa al primo turno con il 29,3% dei consensi. Si tratta di un dato migliore rispetto agli ultimi sondaggi, che la davano al 25,5%, a +2 su Rachida Dati (LR).
La candidata dei Républicains, infatti, si è fermata al 22,7%, in linea con le previsioni ma quasi 7 punti sotto Hidalgo. Come dicevamo, Agnés Buzyn di En Marche! non è andata oltre il 17,3% del terzo posto, vincendo solo in 2 dei 20 arrondissements della ville lumière, mentre il dissidente Cédric Villani si è fermato al 7,9%. Nel mezzo fra i due si è inserito l’ecologista David Belliard, che col 10,8% guadagna l’accesso al secondo turno.
Municipali in Francia – I risultati a Parigi al primo turno
In attesa di scoprire se e quando si terrà il secondo turno, il risultato di Hidalgo è un ottimo punto di partenza per il centrosinistra in una serata molto positiva. Oltre che a Parigi, i candidati socialisti sono arrivati in testa a Marsiglia, Nantes e Lille. Inoltre, a Montpellier, Michael Delafosse (PS) è stato sconfitto di misura da Philippe Saurel, civico di sinistra.
Municipali in Francia – I risultati a Marsiglia al primo turno
L’onda verde in Francia continua
Fra i vincitori delle elezioni di ieri ci sono sicuramente i Verdi. I candidati di EELV (Europe Écologie – Les Verts), il partito ecologista francese, sono arrivati primi a Lione e Strasburgo, con largo vantaggio sul secondo classificato. Inoltre Pierre Hurmic, candidato verde appoggiato anche da PS e PCF a Bordeaux, è arrivato secondo a meno di 100 voti di distacco (34,38% contro 34,55%) dal sindaco uscente Nicolas Florian (LR). Si tratta del miglior risultato dal 1977 per un candidato di centrosinistra in una città che è storica roccaforte della destra (dal 1947 Bordeaux ha avuto solo sindaci di questo schieramento).
A Lione, invece, Grégory Doucet (EELV) è arrivato primo con il 28,5% dei voti, staccando di oltre 10 punti Étienne Blanc (LR, al 17,5%) e l’assessore uscente di En Marche!, Yann Cucherat (14,9%).
Municipali in Francia – I risultati a Lione al primo turno
I Républicains tengono, il Rassemblement National non sfonda
Risultato discreto per i Républicains, che oltre a Moudenc a Tolosa e Florian a Bordeaux, vedono il primo posto di un altro sindaco uscente. Christian Estrosi (LR), sindaco di Nizza, ha infatti sfiorato la rielezione al primo turno con il 47,6%. Estrosi è arrivato davanti a Philippe Vardon (al 16,7%) del Rassemblement National, formazione storicamente più forte nella Francia del Sud.
Il partito di Marine Le Pen si è confermato solido in molte sue (piccole) roccaforti, ma non è riuscita a sfondare nelle città più grandi. A parte il secondo posto di Nizza, infatti, l’unico altro risultato significativo è stato a Perpignan, capoluogo dei Pirenei Orientali. Nella città catalana, infatti, Louis Aliot (RN) è arrivato in testa al primo turno con il 35,7% dei voti davanti a Jean-Marc Pujol (LR, 18,4%). Storicamente, in Francia i partiti hanno cercato di fare fronte comune contro l’estrema destra, convogliando i propri voti su un unico candidato per impedire la vittoria al candidato lepenista. Vedremo se, nell’eventuale secondo turno, il barrage repubblicano funzionerà. In caso contrario, Aliot sarà il primo sindaco del Rassemblement National in una città sopra i 100 mila abitanti.
Verso il secondo turno?
La grande incognita, ora, riguarda il secondo turno. La maggior parte delle forze politiche ha chiesto il rinvio delle votazioni, visto che il rischio sanitario di convogliare milioni di persone alle urne domenica prossima sarebbe elevatissimo. Anche il Primo Ministro Edouard Philippe, dicevamo, ha proposto un rinvio del ballottaggio al 21 giugno.
Tuttavia, come abbiamo già sottolineato, c’è la possibilità che un rinvio o una sospensione del ballottaggio porti con sé anche l’annullamento del primo turno. Questa tesi è stata sostenuta, fra gli altri, dal professore di diritto costituzionale della Sorbona, Dominique Rousseau. Rousseau ha affermato che la previsione della legge elettorale secondo cui il ballottaggio si tiene una settimana dopo il primo turno non è derogabile. Insomma, se il Governo dovesse decidere di rinviare il secondo turno delle municipali, anche il primo turno dovrebbe slittare, annullando le elezioni di ieri.
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