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Primarie Dem: tutti i dati del ‘cappotto’ di Biden

Joe Biden ipoteca la nomination trionfando anche in Florida, Illinois e Arizona. La paura del coronavirus si fa sentire: boom di voto anticipato e voto per posta.

Nella notte delle primarie Dem segnate dall’emergenza coronavirus, Joe Biden ha portato a casa altre tre importanti vittorie, chiudendo quasi definitivamente la corsa alla nomination. L’ex vicepresidente ha stravinto in Florida con quasi 40 punti di vantaggio su Bernie Sanders (99% dei seggi scrutinati), conquistando la stragrande maggioranza dei 219 delegati in palio nel terzo stato più popoloso d’America. In Illinois, dove si assegnavano 155 delegati, il vantaggio di Biden ha sfiorato il 25% (99% dei seggi scrutinati), mentre in Arizona (67 delegati) poco più del 12% (88% dei seggi scrutinati).

Primarie Dem del 17 marzo: i risultati

Secondo le stime di 2020delegates, al momento Biden otterrebbe un totale di 1.231 delegati contro i 929 di Sanders. Un vantaggio di circa 300 unità, ormai incolmabile considerato anche che l’ex vice di Obama è di gran lunga il favorito in quasi tutti gli stati che voteranno da qui a giugno. In virtù di ciò, ma anche del rischio di contagio da coronavirus da parte della popolazione chiamata ad esprimere la propria preferenza alle prossime primarie Democratiche, nonché il desiderio di unità da parte del Partito in un momento così difficile per la nazione, Bernie Sanders starebbe riflettendo proprio in queste ore sul proseguimento della sua campagna.

 

La supremazia di Biden è ben rappresentata dalle mappe del New York Times, che mostrano il vincitore e il volume del vantaggio per ogni contea. Biden ha vinto in tutte le contee della Florida, mentre in Illinois e Arizona Sanders prevale solamente in una e due contee rispettivamente (con un margine minimo).

 

L’impatto del coronavirus

Se è ancora troppo presto per valutare gli effetti finali del coronavirus sull’affluenza (i risultati non sono ancora definitivi, soprattutto in Arizona), i voti contati fin qui in Illinois ammonterebbero al 17% sul totale della popolazione ammissibile al voto, contro il 23% del 2016. L’Illinois è uno stato che rispetto a Florida e Arizona si affida storicamente molto meno al voto anticipato o a quello via posta; la notte scorsa era dunque molto più suscettibile ad un calo dell’affluenza causato della paura di contagio ai seggi.

Meno consistente il calo registrato in Florida, dove l’affluenza è diminuita di un solo punto percentuale rispetto al 2016, passando dal 12% all’11%. Un risultato dovuto proprio al boom degli early votes (+19% rispetto al 2016 per un totale di oltre 400mila voti) e del voto per posta (+27% rispetto al 2016, totale di quasi 700mila voti), mentre il dato relativo al voto di persona è diminuito del 40%.

Gianluca De Feo

Trentino, grande appassionato di politica americana ed europea. Vive in Italia ma studia politica e storia del Nord America alla Freie Universität Berlin.

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