Gli italiani apprezzano le misure messe in atto dal governo per contrastare dell’emergenza coronavirus, e in uno dei periodi più difficili che il nostro paese si sia trovato ad affrontare da decenni a questa parte, potrebbero aver trovato nel premier Giuseppe Conte la figura necessaria a unire il paese.
Come testimonia il sondaggio condotto da Demos per l’Atlante politico pubblicato ogni mese su Repubblica, il governo Conte 2 ha infatti infranto un nuovo record, quello della valutazione positiva da parte degli italiani. Il 71% degli intervistati esprime un giudizio positivo sul governo, dato mai registrato dall’Atlante politico negli ultimi 10 anni. Solo lo stesso Conte nel settembre 2018 (quando era al governo sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle) e Matteo Renzi subito dopo il trionfo alle europee del 2014 si erano avvicinati a un consenso così diffuso, registrando rispettivamente il 62% e il 69%.
Il coronavirus ‘congela’ i sondaggi
Le reazioni all’emergenza coronavirus non sembrano però influire particolarmente sull’andamento dei consensi tra i partiti italiani. Il momento di grande popolarità di Conte non si riflette sulle forze politiche che sostengono il suo governo e, in generale, i trend che hanno caratterizzato il panorama dei sondaggi nelle ultime settimane rimangono sostanzialmente invariati.
Il Partito Democratico guadagna lo 0,4% rispetto al mese scorso, attestandosi al 21%. Cresce ancora meno il Movimento 5 Stelle (+0,2%) che registra però il primo lieve incremento dopo sei mesi di costante declino, nei quali è passato dal 20,8% di settembre al 14,4% di febbraio (ora è al 14,6%).
Tra le forze di opposizione, la Lega di Matteo Salvini – che dopo la crisi di governo dell’estate scorsa ha perso circa 6 punti percentuali – è ancora in lieve calo, e nell’ultima rilevazione di Demos perde lo 0,4% passando dal 29,2% di febbraio al 28,8% attuale. Continua invece il trend positivo di Fratelli d’Italia, ora al 13,5%, anche se l’incremento rispetto a febbraio (+0,2%) è decisamente inferiore a quelli registrati in precedenza.
In questo Momento di particolare coesione, tutti i leader presi in considerazione dal sondaggio Demos (ad eccezione di Emma Bonino) registrano una crescita nell’indice di gradimento. La stessa leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è seconda solo al premier Giuseppe Conte (il cui gradimento è cresciuto del 19% da febbraio), raccogliendo il 52% di giudizi positivi. Fanno il loro esordio piazzandosi subito nella parte alta della classifica anche i governatori delle due regioni più colpite dall’epidemia di coronavirus, il veneto Luca Zaia (terzo con il 48%) e il lombardo Attilio Fontana (quinto con il 42%).
Boom di gradimento per le istituzioni nazionali
Se il gradimento nei confronti del premier Conte è alle stelle, è molto positivo anche il giudizio espresso dagli italiani nei confronti delle istituzioni che stanno affrontando l’emergenza coronavirus. La quasi totalità degli intervistati (il 94%) giudica positivamente la reazione del sistema sanitario italiano. Nel complesso, tutti gli attori maggiormente impegnati nella lotta al virus (Protezione civile, governo e regioni) registrano un tasso di giudizi positivi superiore al 75%. Sopra il 50% anche l’indice di gradimento nei confronti del comportamento generale tenuto dalla cittadinanza (69%), dei giornalisti (64%) e dell’opposizione di centro-destra (51%).
È l’Unione Europea l’unica istituzione a raccogliere più giudizi negativi che positivi, probabile conseguenza della frase pronunciata qualche giorno fa dalla presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, che aveva dichiarato come “non fosse compito della BCE ridurre lo spread”.
Potrebbe però giocare un ruolo di prima importanza nella formulazione di un giudizio negativo da parte degli italiani nei confronti dell’UE anche l’azione ritardataria nell’attuazione di misure di contrasto del virus da parte di Bruxelles e degli altri paesi europei. È proprio nel confronto tra l’operato del governo italiano e quello dei nostri vicini che si nota come il giudizio degli intervistati sia assolutamente inclemente con quest’ultimi. L’80% sostiene che l’Italia abbia agito ‘meglio’ o ‘molto meglio’, mentre solo il 5% ‘peggio’ o ‘molto peggio’.
Entrando nel particolare dell’operato italiano, le misure attuate dal governo Conte sono ben viste dal 94% degli italiani, praticamente la totalità della popolazione. Fra le varie forze politiche, il gradimento non scende sotto il 92% registrato tra le fila dei sostenitori di Fratelli d’Italia.
La ricezione positiva dei provvedimenti restrittivi messi in atto dal governo Conte per contrastare l’emergenza coronavirus è molto probabilmente dovuta al fatto che il 95% degli italiani si dice ‘abbastanza’ o ‘molto preoccupato’ rispetto alla diffusione del virus. Un dato in crescita di circa 40 punti percentuali rispetto alla rilevazione effettuata nella seconda settimana di febbraio.
[…] In Italy, Prime Minister Giuseppe Conte was extensively seen as a lame duck even earlier than overseeing one of many world’s worst outbreaks. As tens of hundreds died and the financial system all however collapsed, Mr. Conte’s approval ranking soared to 71 percent. […]
[…] In Italy, Prime Minister Giuseppe Conte was widely seen as a lame duck even before overseeing one of the world’s worst outbreaks. As tens of thousands died and the economy all but collapsed, Mr. Conte’s approval rating soared to 71 percent. […]
[…] In Italy, Prime Minister Giuseppe Conte was widely seen as a lame duck even before overseeing one of the world’s worst outbreaks. As tens of thousands died and the economy all but collapsed, Mr. Conte’s approval rating soared to 71 percent. […]