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Coronavirus: aumentano i controlli e le sanzioni

Nei week-end diminuiscono i controlli ma crescono le sanzioni alle persone: tutti i dati del Ministero dell’Interno.

In un articolo precedente avevamo analizzato la situazione dei controlli legati al Coronavirus, spiegando le modalità con cui le persone e i titolari di esercizi commerciali ricevono sanzioni e denunce da parte delle forze dell’ordine. Rispetto a quelle elencate nel primo articolo, attualmente le persone possono essere sottoposte ad un’ulteriore denuncia, dovuta a una stretta delle limitazioni. Infatti, alla sanzione per spostamenti immotivati e la denuncia per dichiarazione di falsa identità e attestazione, si è aggiunta la denuncia per “inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena perché risultate positive al virus”. Il decreto legge è entrato in vigore il 26 marzo, e da quel giorno il bollettino del Ministero dell’Interno riporta i dati anche per questa terza tipologia di denuncia. 

Ad oggi, contiamo 26.235 tra sanzioni e denunce alle persone su 6.976.423 controlli in un mese. Questo vuol dire che quasi 4 persone su 100 controllate (il 3,85%) sono state denunciate o sanzionate per via di irregolarità o divieti non rispettati. Per quanto riguarda invece i titolari di esercizi commerciali, sono avvenuti 2.831.550 controlli, da cui sono scaturite 6.100 sanzioni. In pratica, appena lo 0,21% dei titolari di esercizi controllati hanno ricevuto una sanzione. Se invece consideriamo solo le infrazioni all’obbligo di quarantena per i pazienti positivi, dal 26 marzo sono state denunciate 592 persone e chiusi 253 esercizi commerciali per il mancato rispetto delle nuove disposizioni.

Meno controlli nel week-end (ma più sanzioni alle persone)

Il numero dei controlli è fortemente influenzato dal giorno della settimana: la domenica ci sono il 25% di controlli in meno rispetto alla media infrasettimanale. Per ovviare a questo dato, è più interessante osservare il trend dei controlli, ed in particolare la media mobile settimanale dei controlli alle persone. Questa misura descrive la tendenza di medio periodo, evidenziando come varia il trend settimanale giorno per giorno.

Coronavirus, la media mobile settimanale dei controlli e delle sanzioni alle persone

Da questa linea si nota una crescita quasi costante dei controlli, mentre per quanto riguarda i provvedimenti delle forze dell’ordine la linea forma una “U”. Infatti, dopo una crescita costante dall’inizio del lockdown, il 26 e il 27 marzo si assiste a due giorni di crollo delle sanzioni, in corrispondenza con l’entrata in vigore del nuovo decreto. In particolare, giovedì 26 sono state comminate appena 1.713 sanzioni su 183.578 controlli, corrispondenti allo 0,93%, a fronte del 3,79% riscontrato in media. In seguito a questo calo, la curva della media mobile tocca il suo minimo il 31 marzo, a 5.077 sanzioni medie al giorno.

Successivamente, però, il numero di denunce e sanzioni è tornato a crescere, recuperando fino al picco del 12 aprile. Il Sabato Santo, peraltro, si era già arrivati a un numero elevato di infrazioni totali (12.671), per raggiungere il record massimo la domenica di Pasqua con 13.875 sanzioni e denunce in un solo giorno. 

Coronavirus, la media mobile settimanale dei controlli e delle sanzioni agli esercizi commerciali

Anche per quanto riguarda gli esercizi commerciali, il numero medio di controlli domenicali si conferma inferiore di circa un terzo (-33,7%) rispetto a quelli infrasettimanali. Osservando la curva della media mobile dei controlli su sette giorni, infatti, il picco è del 20 marzo con 94.915 controlli medi al giorno. Il giorno con il numero maggiore di controlli è mercoledì 18 marzo con 116.712 controlli. In seguito, la media settimanale non cambia molto, mantenendosi fra gli 83.000 e i 93.000 controlli medi al giorno.

Lo stesso trend “a onda” che abbiamo notato per le infrazioni personali si registra quindi anche nelle sanzioni ai titolari di esercizi commerciali, ma è molto meno accentuato. Il numero dei provvedimenti culmina già giovedì 12 marzo, giorno successivo all’inizio dei controlli, con 382 denunce a titolari di esercizi commerciali. La curva della media mobile settimanale tocca invece il suo minimo domenica 29 marzo con 135,43 sanzioni medie al giorno. Infatti, se guardiamo i dati giornalieri, il 29 marzo è il giorno con il numero minore di sanzioni (101) e il secondo minore numero di controlli (58.481), 9 dei quali hanno portato alla chiusura di spazi commerciali. 

Nei trend dei controlli a esercizi commerciali e persone abbiamo riscontrato un calo sostanziale fra giorni infrasettimanali e week-end. Per quanto riguarda le sanzioni, invece, c’è una differenza fra esercizi commerciali e persone. Per i primi, infatti, il calo dei controlli nel week-end (-20,9%) si accompagna a un calo delle sanzioni (-9,8%). Questa evidenza risulta chiara nella seconda settimana: nel week-end ci sono stati 64.569 controlli medi, ben 38.773 in meno rispetto a quelli effettuati in media dal lunedì al venerdì.

Coronavirus, controlli e sanzioni agli esercizi commerciali: la differenza tra settimana e week-end

Al contrario, le sanzioni alle persone crescono nel week-end (+23,3%) pur a fronte del calo nei controlli (-14,5%). Nel grafico relativo ai controlli alle persone, questa considerazione emerge in maniera evidente. 

 Coronavirus, controlli e sanzioni alle persone: la differenza tra settimana e week-end

Il maggior numero di controlli durante la settimana può essere dovuto in parte al fatto che alcuni luoghi di lavoro siano ancora operativi. Per questo, dal lunedì al venerdì è probabile ci siano maggiori spostamenti dovuti a motivi di lavoro, che nel week-end invece non ci sono. Quindi, paradossalmente, ci sono meno controlli alle persone durante i fine settimana ma le sanzioni comminate dalle forze dell’ordine sono maggiori.
Se fino ad ora i trend relative alle persone ed esercizi commerciali viaggiavano in modi molto simili, quest’ultima considerazione mostra invece una sostanziale differenza. Nei fine settimana sembra che la gente si muova maggiormente rispetto ai giorni feriali per motivi che non rientrano fra quelli previsti dall’autocertificazione. Forse l’idea dei week-end come momento di relax e svago non è svanita neanche in tempo di quarantena, e il bel tempo potrebbe aver fatto dimenticare a qualcuno le raccomandazioni impartite nell’ultimo mese e comunicate attraverso i social tramite l’hashtag #iorestoacasa. 

Giada Pasquettaz

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