Le limitazioni alla libertà di circolazione previste dai dcpm emanati dal governo per contrastare l’emergenza Coronavirus stanno sortendo una serie di conseguenze, alcune delle quali piuttosto prevedibili. Oltre al consistente calo del traffico approfondito qualche giorno fa in questo articolo, una di queste è l’ingente diminuzione dei reati commessi sul suolo nazionale. Lo evidenzia un report sulla delittuosità in Italia pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno, che mette a confronto i dati sui delitti commessi nel periodo compreso tra l’1 e il 22 marzo 2020 e quelli commessi nell’analogo periodo del 2019.
Come si nota nella tabella sottostante, tra i reati più comuni ve ne sono alcuni che diminuiscono più di altri. Ad esempio, sono molti meno gli episodi di contraffazione di marchi e prodotti (-83%), sfruttamento della prostituzione (-77%), incendi (-77%), violenze sessuali (-70%) e furti in generale (-67%), mentre sono diminuiti in misura minore – anche se risultano comunque dimezzati – i reati legati allo spaccio di stupefacenti (-46%), le rapine (-54%) e i maltrattamenti in famiglia (-43,6%). Si registra un calo ancora minore nei delitti che riguardano le farmacie: vi è stato in questo caso infatti un decremento inferiore rispetto ad altri reati sia per quanto riguarda le rapine (-24,6%) che i furti (-13,8%).
Coronavirus, reati commessi in Italia nel periodo 1-22 marzo 2019 e 2020, variazione percentuale
I dati non sono però omogenei su base regionale, poiché alcune regioni hanno adottato le misure di contenimento prima di altre. In generale, nell’Italia settentrionale si registra un decremento dei reati superiore rispetto al meridione: in Trentino-Alto Adige i delitti sono diminuiti del 74,1%, in Lombardia del 70%, in Veneto del 68% e in Emilia-Romagna del 67,3%, a fronte di una diminuzione pari al 54,2% in Campania, al 55,4% in Puglia e al 57,1% in Sicilia.
Trattandosi della regione più popolosa d’Italia, la Lombardia (10 milioni di abitanti, quasi il doppio della seconda classificata, il Lazio) rimane comunque la regione dove si contano più reati. Ne erano stati registrati 28.470 nel periodo compreso tra l’1 e il 22 marzo 2019, mentre quest’anno sono stati 8.541. Seguono Campania con 6.208, Lazio con 6.164, Sicilia con 4.665 e Piemonte con 4.354.
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