Nelle ultime settimane la proposta dei coronabond per affrontare i danni della pandemia da Covid-19 ha dominato il dibattito europeo, e la Germania è stata, ancora una volta, sotto i riflettori.
I partiti tedeschi sono divisi sul tema. La CDU è saldamente contraria, mentre i Verdi sono favorevoli. La SPD, dal canto suo, è spaccata: Olaf Scholz, Ministro delle Finanze, è il capofila dei contrari, mentre i nuovi segretari Norbert Walter-Borjans e Saskia Esken sono favorevoli al debito comune europeo. Queste posizioni, che rispondono anche a logiche di posizionamento nazionale e interno ai partiti, mostrano come la politica in Germania sia meno compatta di quanto si creda in Italia.
Ma cosa pensano gli elettori? Negli scorsi giorni, l’emittente ZDF ha sondato l’opinione dei tedeschi sull’opportunità degli aiuti economici europei verso i Paesi particolarmente colpiti, come Italia e Spagna: la gran parte degli intervistati (precisamente il 68%) si è detta favorevole.
I tedeschi sono favorevoli agli aiuti economici europei rivolti ai Paesi più colpiti dal virus?
Il giudizio è grossomodo trasversale agli elettori dei diversi partiti, anche se raggiunge il suo picco nei Verdi (85%). Si registra invece il minimo in Alternative für Deutschland, dove solo il 28% degli elettori si dichiara a favore della proposta: si tratta di una percentuale bassa ma significativa, visto che dal partito dell’estrema destra tedesca ci si sarebbe potuti aspettare anche di meno. Proseguendo, la sinistra della Linke vede l’81% del suo elettorato favorevole, mentre tra i socialdemocratici il sostegno si ferma al 74% e nel centro-destra di CDU e FDP scende sotto il 70%.
Percentuali di tedeschi favorevoli agli aiuti economici europei rivolti ai Paesi più colpiti dal virus, per elettorato
Tuttavia, questa maggioranza favorevole agli aiuti economici si capovolge non appena la domanda diventa più specifica. L’ha approfondito un sondaggio online dell’istituto INSA, condotto tra il 27 febbraio e il 1° marzo e commissionato dal magazine Cicero. La rilevazione mostra infatti come, interrogati esclusivamente sugli eurobond, i tedeschi si dichiarino a maggioranza contrari: ben il 64% degli intervistati è contro la mutualizzazione del debito.
Una rilevazione più recente, svolta a inizio aprile dall’istituto Civey e pubblicata sulla Augsburger Allgemeine, mostra la percentuale dei contrari diminuire solo leggermente: il 42,3% degli intervistati rifiuta in ogni modo i coronabond, e un ulteriore 14,9% afferma di essere tendenzialmente contrario. La divisione, insomma, è piuttosto netta anche in questo caso: solo il 32,5% si dichiara favorevole, mentre uno su dieci non ha un’opinione in merito.
I tedeschi sono favorevoli ai coronabond?
Nonostante questi dati mostrino un orientamento piuttosto netto da parte dell’opinione pubblica tedesca, uno studio del Max Planck Institute di Colonia ha mostrato cosa emerge prendendo in considerazione una serie di fattori complementari. Agli intervistati (4.500) è stato proposto uno scenario in cui la mancata approvazione degli eurobond causerebbe un’uscita dell’Italia dall’euro.
I tedeschi, quindi, si troverebbero a scegliere tra mutualizzare il debito (con ovvi costi per la Germania) pur di tenere l’Italia nell’eurozona, o accettare la sua uscita (con pesanti ricadute sull’export tedesco). All’inizio, la maggioranza relativa degli intervistati (40%) si è espressa per l’Italexit, anche se con una fetta di indecisi molto ampia (più del 20%). In seguito, però, si è ripetuta la domanda aggiungendo l’ipotesi che i costi dell’uscita italiana dall’eurozona sarebbero maggiori, per la Germania, rispetto all’emissione dei bond. A questo punto, solo il 35% dei tedeschi si è dichiarato comunque contrario, mentre i favorevoli sono diventati maggioranza relativa con quasi il 50%.
I dati mostrano quindi che la maggior parte dei tedeschi intervistati affronta la questione coronabond guardando prima di tutto all’interesse nazionale (sebbene non manchi comunque chi afferma di essere favorevole per solidarietà all’Italia). Anche per questo motivo, le opinioni cambiano (e di molto) non appena si introducono scenari ipotetici più specifici. L’opinione pubblica tedesca, quindi, pur essendo in generale a maggioranza contraria a mutualizzare il debito europeo, risulta più frastagliata di come può sembrare di fronte a una domanda formulata come “eurobond sì o eurobond no?”: molti elettori, insomma, sono abbastanza inclini a modificare le loro posizioni non appena si prendono in considerazione scenari ipotetici più particolari.
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