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Gli italiani cercano buone notizie sul Coronavirus

Come evolvono in Italia le ricerche su internet legate all’emergenza Coronavirus? Scopriamolo grazie ai dati di Google Trends.

YouTrend ha già analizzato come si sono trasformate le ricerche su Google relative al tema Coronavirus, andando a confrontare, grazie a Google Trends, le ricerche sul web degli italiani fino al 23 marzo. A distanza di un mese, vediamo come è cambiato il quadro.

Innanzitutto, rispetto a un mese fa, le ricerche della parola chiave “Coronavirus” sono diminuite costantemente. Anche le parole “Italia” e “Virus” sono state meno ricercate nelle ultime settimane, sebbene con un trend decrescente molto meno marcato rispetto al termine “Coronavirus”.

Da qualche settimana, inoltre, si è cominciato a parlare sempre più insistentemente della cosiddetta “fase 2”, ovvero di un allentamento delle misure di lockdown per iniziare la fase di convivenza con il virus. Nonostante queste spinte verso la riapertura, però, gli italiani hanno comunque messo in conto che quest’estate le vacanze non saranno come quelle degli anni scorsi.

Come si rapportano, quindi, le ricerche di queste tre parole chiave? Fino ai primi giorni di marzo il predominio delle vacanze è netto: il virus è già arrivato in Italia, ma gli italiani possono ancora uscire di casa e andare al lavoro, quindi non si dimostrano preoccupati per le loro ferie. Il sorpasso avviene l’11 marzo, quando Conte parla alla nazione e i cittadini iniziano a cercare sul web il significato della parola “lockdown”. Successivamente, ad aprile, la richiesta di ripartire a livello economico si fa sempre più insistente, e così la ricerca della parola chiave “Fase 2” cresce in modo esponenziale, raggiungendo il suo massimo il 17 aprile.

Nonostante l’emergenza, comunque, nell’ultimo mese si è registrata un’interessante tendenza: come segnala il New York Times, sempre più persone in tutto il mondo stanno cercando “good news”, buone notizie. Stanche di sentir parlare di un virus che ha stravolto il modo di vivere, le persone sembrano infatti aver iniziato a ricercare notizie e aggiornamenti meno traumatici, come mostra il seguente grafico relativo alla ricerca su Google di “good news” in tutti gli Stati del mondo.

Lo stesso fenomeno sembrerebbe essere avvenuto anche in Italia, dove la ricerca su Google di buone notizie si è fatta più frequente in queste settimane di emergenza rispetto al periodo precedente.

Nello specifico, le buone notizie potrebbero arrivare dalla produzione e dalla distribuzione di un vaccino contro il Covid-19, e in effetti fin dal 23 febbraio (giorno in cui i comuni della bassa lodigiana diventavano zona rossa) gli italiani sono stati alla ricerca di aggiornamenti costanti sul vaccino. Due picchi nelle ricerche si sono poi registrati il 9 marzo, giorno successivo al Dpcm con cui è entrato in vigore il lockdown in 14 province del Centro-Nord oltre alla Lombardia, e il il 13 aprile, quando sui media viene diffusa la notizia che presto sarebbero iniziati i test sull’uomo.

Sempre Google Trends, però, rivela che gli italiani sono molto più propensi a cercare notizie sui decessi piuttosto che sulle guarigioni: infatti, le ricerche contenenti le parole “Coronavirus morti” risultano sostanzialmente sempre maggiori delle ricerche sui guariti. Tuttavia, dopo il picco del 21 marzo le ricerche collegate ai decessi sono cominciate a calare.

Insomma, con l’evolvere dell’epidemia, evolvono anche le ricerche su Google degli italiani, che sentono sempre più la necessità di lasciarsi il prima possibile alle spalle questa emergenza.
 

Danilo De Rosa

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