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Il punto sulla Germania: chi vince e chi perde con il Coronavirus?

La pandemia ha rafforzato partiti ed esponenti di governo, mentre scendono i Verdi e l’estrema destra

L’emergenza coronavirus ha temporaneamente sospeso gran parte del dibattito precedente all’epidemia, ridefinendo i temi in discussione a livello politico e gli argomenti più seguiti sulla scena mediatica. Questo ha portato a una maggiore attenzione, riservata tanto dai media quanto dall’opinione pubblica, a quelle figure che hanno responsabilità amministrative e di governo, oltre che a esperti del mondo scientifico.

La conseguenza più evidente di questa dinamica, osservata in diversi Paesi, è stata la discesa nei sondaggi dei partiti di opposizione, in particolar modo di quelli populisti. Specularmente, i partiti di governo sono cresciuti nei sondaggi.

Se guardiamo ai sondaggi in Germania, infatti, ecco che la CDU sale oltre il 38%, crescendo in maniera rilevante rispetto agli ultimi mesi, che la vedevano stabile sotto il 30%. La SPD, da tempo in crisi nei sondaggi, vede una crescita lieve che la porta a sfiorare il 16%. Confrontando questi dati con la media dei sondaggi di febbraio, prima che il coronavirus monopolizzasse il dibattito, notiamo che le due forze di governo registrano un aumento delle intenzioni di voto a loro favore: se nella SPD questo trend è lieve e si ferma a due punti e mezzo, nella CDU è molto forte, e i cristiano-democratici arrivano quasi a guadagnare dieci punti percentuali.

A scendere nei sondaggi, invece, sono tutte le forze d’opposizione, e non solo quelle più marcatamente populiste ed estremiste. Il partito di estrema destra Alternative für Deutschland registra un calo di tre punti e mezzo, dopo esser stato per diversi mesi al pari con i socialdemocratici, con i quali si contendeva la terza posizione su scala nazionale.

La vera sorpresa di questo periodo però è la discesa dei Verdi: con una proposta politica riformista ed europeista, i Grüne avevano ottenuto un risultato sorprendente alle europee di quasi un anno fa (e prima ancora, alle elezioni di diversi Länder); da allora, si erano insediati stabilmente in seconda posizione, superando la SPD e battagliando con la CDU per divenire il primo partito nei sondaggi (un risultato che è sembrato esser stato effettivamente raggiunto in alcuni momenti, stando ad alcuni sondaggi). Oggi, con la ripresa dei partiti tradizionali, i Verdi perdono oltre cinque punti e scendono al 16,2%, ancora in seconda posizione ma sostanzialmente appaiati ai socialdemocratici.

Germania: i consensi dei partiti

Germania: variazioni nei consensi dei partiti rispetto al mese di febbraio

La CDU risulta il partito più in salute anche se guardiamo al gradimento personale dei suoi esponenti più celebri. Secondo i sondaggi di gradimento di focus.de, infatti, dall’inizio della pandemia è cresciuta moltissimo la popolarità di Markus Söder (Presidente della Baviera e leader della CSU, il partito fratello della CDU) e di Jens Spahn (Ministro della Salute, CDU). Söder, in particolare, ha per la prima volta superato Angela Merkel negli indici di gradimento, un risultato che testimonia il supporto di cui gode in queste settimane e che potrebbe avere un certo peso nel futuro della CDU.

Spahn e Söder, infatti, sono attualmente i due candidati favoriti per la leadership dei cristiano-democratici, che si avviano al congresso dopo l’annuncio dell’attuale segretaria Annegret Kramp-Karrenbauer di non concorrere come cancelliera e di voler lasciare la guida del partito. Anche grazie alla visibilità data loro dai ruoli che ricoprono, in queste settimane i due hanno oscurato Friedrich Merz, un altro papabile per la presidenza della CDU, con ovvie conseguenze sulla corsa per la leadership. Per i socialdemocratici, invece, non vi sono grossi cambiamenti: nonostante il partito cresca leggermente, i suoi esponenti e i nuovi leader Norbert Walter-Borjans e Saskia Esken continuano a non avere particolare supporto sul piano prettamente personale. Olaf Scholz, però, rappresenta un’eccezione in casa socialdemocratica: in minoranza nel partito, il Ministro della Finanze è attualmente la quarta figura più gradita a livello nazionale, con una buona crescita registrata nell’ultimo mese.

Germania: l’evoluzione dei punti di gradimento dei principali leader nelle rilevazioni di focus.de

È ancora prematuro per dire se i trend osservati diventeranno stabili, anche se il recupero di quasi dieci punti per la CDU sarà un risultato difficile da scalfire nel breve termine. Di sicuro, la crescita esponenziale dei Verdi si è ormai arrestata, e il quadro tedesco va verso uno scenario più complesso: SPD e Verdi possono dialogare su molti temi a livello nazionale, ma potrebbero diventare rivali qualora si trattasse di dar vita a una coalizione di governo con la CDU.

Pur in un contesto di lenta ripresa, la nuova leadership della SPD continua a mostrare qualche difficoltà, come emerge dai dati sul gradimento personale dei nuovi segretari. È significativo, inoltre, che l’esponente più in vista tra i socialdemocratici sia Scholz, ministro che ha perso il congresso pochi mesi fa. I cristiano-democratici, invece, sembrano riprendersi un ruolo centrale nello scacchiere tedesco, e i loro esponenti più in vista, pur rivali in ottica congresso, sono accomunati da un profilo meno centrista di quello della Merkel e di Annegret Kramp-Karrenbauer.

La crisi legata al coronavirus, quindi, a livello politico potrebbe aver avuto l’effetto di fermare i Verdi e di accelerare la fine del merkelismo.

Luigi Daniele

Classe 1990. Ha studiato filosofia tra Italia e Germania, a Freiburg e Jena. Scrive di politica, Europa e Germania. Vive a Bruxelles.

1 commento

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  • il cdu senza la merkel perderanno molti voti, occhio ai verdi, la loro politica pro natura li farà volare(il covid è l avvertimento che con la natura non si scherza).