L’allentamento delle misure di lockdown a partire dal 4 maggio ha fatto sì che la circolazione dei veicoli a motore tornasse a crescere rispetto alle settimane precedenti. Ma in quale misura è avvenuta questa ripresa degli spostamenti? C’è stato un trend omogeneo sul territorio nazionale oppure si sono registrate delle differenze significative da regione a regione?
YouTrend ha la possibilità di rispondere a queste domande grazie ai dati raccolti ed elaborati da VEM Solutions, società del Gruppo Viasat attiva nel mercato dei servizi basati sulla localizzazione (LBS). Nello specifico, sono due le metriche che permettono di analizzare l’impatto delle misure anti-Coronavirus sugli spostamenti dei veicoli a quattro ruote nel nostro Paese: la quantità di auto e camion in circolazione in questi primi mesi dell’anno e i chilometri percorsi in media ogni giorno.
Il quadro nazionale
I dati mostrano che il numero medio di automobili circolanti giornalmente in Italia era pari a 28,2 milioni a gennaio e a 27,9 milioni a febbraio. A marzo, in pieno lockdown, si è assistito a un ingente calo: nella settimana tra il 16 e il 22 marzo nel nostro Paese circolavano infatti 14,3 milioni di vetture al giorno, sostanzialmente la metà rispetto ai mesi precedenti. Il calo si è fatto ancora più intenso nella settimana dal 30 marzo al 5 aprile, quando in media 13,6 milioni di vetture hanno viaggiato ogni giorno sulle nostre strade.
Dal 4 maggio, invece, con l’avvio della cosiddetta “fase 2” il numero di vetture in circolazione nel nostro Paese è tornato a salire: con 20,8 milioni di automobili in circolazione al giorno, la crescita è stata del 53% rispetto alla prima settimana di aprile. Si tratta, comunque, di numeri ancora lontani dai livelli di gennaio e febbraio, cioè dai livelli del periodo pre-lockdown.
Questo trend è visibile allo stesso modo anche prendendo in considerazione l’altra metrica, e cioè il numero di chilometri percorsi giornalmente: se all’inizio dell’anno in media ogni autovettura percorreva quotidianamente tra i 75 e gli 80 km, durante il lockdown questa distanza si è più che dimezzata, toccando quota 32 km nella settimana del 16-22 marzo e 28 km nella settimana a cavallo tra marzo e aprile. Nella prima settimana della fase 2 (4-10 maggio) si è registrata un’effettiva risalita, anche se il numero di chilometri percorsi giornalmente resta comunque inferiore ai dati del periodo pre-lockdown.
Questi dati, però, riguardano le autovetture, e si discostano da quelli dei camion, il cui chilometraggio medio giornaliero è stato addirittura più alto a marzo (998 km) che a gennaio (907 km). Solo a inizio aprile si è registrato un calo, seppur lieve, nei chilometri percorsi quotidianamente (901). In ogni caso, dopo il 4 maggio il chilometraggio medio giornaliero di ogni camion è sostanzialmente tornato sui livelli pre-lockdown.
Procediamo ora con l’analisi a livello regionale tenendo sempre distinte le auto private dai camion.
Veicoli circolanti per regione
Poniamo pari a 100 il numero di veicoli circolanti quotidianamente a gennaio in ogni Regione italiana: questo ci permette di misurare le variazioni dei mesi successivi usando come pietra di paragone il primo mese del 2020, in cui la circolazione delle auto non era ancora limitata dalle misure anti-Coronavirus.
A marzo, il numero di auto private in circolazione nel nostro Paese è drasticamente calato in tutte le regioni rispetto a gennaio: la diminuzione più marcata rispetto al primo mese dell’anno si è registrata in Trentino Alto-Adige (-60%), e subito dietro in Molise (-51%) e in Lombardia (-50%). Ad aprile, il calo si è fatto ancora più intenso in tutte le regioni, con un picco di -78% rispetto a gennaio sempre in Trentino-Alto Adige.
A maggio, invece, con l’avvio della fase 2 si è assistito ad una ripresa generalizzata degli spostamenti in auto: nonostante ciò, in nessuna regione circolavano più di 2 vetture private su 3 rispetto a quelle che viaggiavano a gennaio. Inoltre, dal 4 al 10 maggio il numero di autovetture in circolazione ogni giorno raggiungeva almeno il 60% del dato di gennaio solo nelle regioni del Mezzogiorno, a dimostrazione di come il Coronavirus abbia impattato in minor misura nel Sud e nelle Isole.
Come abbiamo anticipato, per i camion la situazione è differente: a marzo in ogni Regione circolava almeno il 79% dei mezzi pesanti di gennaio, e ad aprile almeno il 50%. Anche qui, nei primi 10 giorni di maggio si è registrata una risalita: con l’eccezione della Valle d’Aosta, in ogni regione del nostro Paese a inizio maggio è circolato un numero di camion pari almeno al 71% dei tir che viaggiavano a gennaio.
Distanze percorse per regione
La metrica dei chilometri percorsi giornalmente dai veicoli mostra un quadro molto simile a quello dei veicoli circolanti. Anche in questo caso, poniamo pari a 100 la distanza percorsa giornalmente dai veicoli a gennaio, per poter paragonare le variazioni dei mesi successivi con il periodo pre-lockdown.
A marzo si è assistito a un calo generalizzato nei chilometri percorsi dalle auto private: si va da -22% in Molise a -31% in Puglia, Marche e Valle d’Aosta. Si tratta dunque di un calo abbastanza omogeneo sul territorio nazionale, che continua nel mese di aprile, quando le variazioni rispetto a gennaio oscillano tra -42% in Toscana e -60% in Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.
Successivamente, nei primi 10 giorni di maggio in Campania e in Lombardia le distanze percorse giornalmente dalle automobili sono arrivate a toccare rispettivamente l’87 e l’82% di quelle percorse a gennaio, mentre in Trentino il livello è rimasto il più basso di tutti, quasi identico (62%) a quello di aprile. Risulta in ogni caso interessante osservare come la regione italiana più colpita dall’emergenza sanitaria, cioè appunto la Lombardia, sia al secondo posto per chilometraggio medio giornaliero nella prima settimana della fase 2.
Per quanto riguarda i camion, invece, a marzo il numero di chilometri percorsi è stato sostanzialmente allineato a quello di gennaio: nella regione con il calo maggiore, ossia il Trentino-Alto Adige, è comunque stato percorso il 94% dei chilometri rispetto al primo mese dell’anno, e in alcune regioni il chilometraggio medio giornaliero è stato perfino lievemente superiore a quello di gennaio (+2% in Campania e Friuli; +3% in Sardegna). Lo stesso quadro si ripete sostanzialmente ad aprile e nei primi 10 giorni di maggio: non essendoci stato un calo così significativo durante il lockdown, è naturale che la distanza media giornaliera percorsa dai camion nella prima decade di questo mese non sia aumentata rispetto alle settimane precedenti.
Nota
VEM Solutions, società del Gruppo Viasat, grazie alla sua consolidata attività nel mercato LBS (Location Based Services), ha maturato negli anni un’importante esperienza nell’ambito della gestione di un database infotelematico satellitare tra i più rilevanti e consistenti a livello europeo: oltre 780.000 mezzi connessi a livello europeo, tra veicoli privati, commerciali leggere e pesanti, 14 milioni di persone connesse (bacino di app, dispositivi indossabili, workforce management), 1.600 municipalità nel bacino collegato con sistemi di trasporto intelligence (Smart Cities), 2.600 edifici connessi (dati al 31.12.2019). Tale database è alimentato da sistemi informativi per la raccolta in tempo reale dei dati di mobilità, viaggi percorsi, dati georeferenziati di buche e dossi, informazioni meteo e dati integrati da diverse fonti, gestendo ogni anno in Italia circa 18 miliardi di posizioni.
L’analisi è stata effettuata osservando le dinamiche della mobilità spaziale e temporale, come media giornaliera, proiettando il dato del campione statistico, aggregato e anonimizzato in ottica GDPR, sul parco circolante italiano (fonte: ACI 2019).
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