La fiducia nel Governo e nelle principali figure presenti sulla scena politica
La centralità della figura di Giuseppe Conte e del suo Governo durante l’emergenza Coronavirus ha fatto sì che la fiducia verso l’Esecutivo aumentasse notevolmente: in generale, circa la metà degli italiani (il 52,9%) ripone fiducia nell’Esecutivo, percentuale che si alza vertiginosamente (70,8%) se l’operato è associato alla gestione dell’emergenza sanitaria. Meno positivo invece il giudizio riferito alle risposte del governo dal punto di vista economico (46,7%).
Altissima la fiducia nei confronti del Governo tra gli elettori dei due partiti che lo sostengono. In particolare, tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle il supporto è quasi plebiscitario: il 97,8% degli intervistati esprime un giudizio positivo sull’operato dell’Esecutivo, anche se questa percentuale diminuisce in relazione al tema della sanità (90%) e a quello economico (85,6%).
Estremamente positivo anche il giudizio degli elettori di centrosinistra (dei quali l’84,6% ha fiducia nel Governo in generale), che supera addirittura quello dei pentastellati per quanto riguarda l’azione del Governo relativamente alla protezione della salute dei cittadini (93%). Su quest’ultimo punto si registra una percentuale di giudizi positivi sorprendentemente alta anche all’interno dell’elettorato di centrodestra, la cui maggioranza (51,1%) approva l’operato dell’Esecutivo. La fiducia generale nei confronti di quest’ultimo, tuttavia, rimane decisamente più bassa tra gli elettori di centrodestra (30,9%), che disapprovano in particolar modo l’azione governativa riferita ai temi economici (23,7%).
Tra le figure di cui gli italiani si fidano maggiormente, spiccano in prima e seconda posizione l’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi (59,3%) e proprio l’attuale Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (57,1%). Seguono i tre presidenti di regione che più si sono distinti per la gestione dell’emergenza Coronavirus: Luca Zaia (49,7%), Vincenzo De Luca (43,4%) e Stefano Bonaccini (37,1%). Più staccato invece il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che raccoglie solo il 24,9% di giudizi positivi.
Tra i leader dei maggiori partiti italiani guida la classifica Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia (33,2%), che stacca di pochissimo l’alleato Matteo Salvini (31,2%) e l’avversario Nicola Zingaretti (30,4%). Chiudono Silvio Berlusconi al 19,9% e Matteo Renzi all’11%.
Cambia radicalmente la classifica dei personaggi politici più popolari se la considera dal punto di vista degli elettorati di riferimento dei tre principali schieramenti politici. Tra gli elettori di centrosinistra è alta la fiducia nei confronti di Draghi (90,7%), di Conte (88,5%) e delle figure politiche di riferimento, come Zingaretti (77%) e Bonaccini (76,5%). Ai minimi, invece, quella rispetto ai leader del centrodestra Salvini (6,9%), Berlusconi (7,4%) e Meloni (7,6%).
Plebiscitario anche in questo caso il grado di fiducia riposto dagli elettori del Movimento 5 Stelle nei confronti di Giuseppe Conte (98,3%), che stacca anche Luigi Di Maio per 20 punti percentuali. Sono molto vicini a quelli registrati tra gli elettori del centrosinistra i livelli di fiducia dei pentastellati verso i leader del centrodestra, con l’aggiunta di Matteo Renzi, anch’esso sotto il 10%. Scenario invertito invece nel centrodestra, dove è alta la fiducia nei propri leader di riferimento (compreso Zaia) e decisamente inferiore quella in Giuseppe Conte, al 29,7%.
Anche se non tra tutti gli schieramenti politici, l’attuale premier rimane uno dei leader più apprezzati del momento. Per sondare più a fondo l’idea che gli italiani hanno del loro Presidente del Consiglio abbiamo dunque chiesto qual è la prima parola che viene in mente per descriverlo. I termini più gettonati sono stati “capace” (indicata dal 14,6% del campione) e il suo contrario, “incapace”(10,4%). Seguono “equilibrato” (7,9%), “per bene” (7,3%), “infido” (6,4%) e “rassicurante” (5,4%). In generale, comunque, prevalgono i termini con accezione positiva, anche se una grande fetta di intervistati (il 28%) non è stata in grado di esprimersi.
L’articolo continua a pagina 3 con le percezioni sull’emergenza Coronavirus.
il partito democratico è decisamente sovrastimato, è il partito delle tasse, dell’immigrazione sfrenata e del servilismo verso l’europa! sappiamo tutti che in fase elettorrale vera non prenderebbe piu’ del 15% e sono stata anche generosa!