Domenica 20 e lunedì 21 settembre si voterà in sette regioni tra cui la Toscana: pur essendo una Regione “rossa” sin dal 1970, qui la partita si preannuncia aperta come non mai.
L’importanza di questo voto
La Toscana è considerata da sempre una delle roccaforti del centrosinistra in Italia e il presidente uscente Enrico Rossi ha registrato un alto tasso di apprezzamento durante l’emergenza sanitaria, ma non si ripresenterà alle elezioni. Per far fronte alla coalizione di centrodestra, in un post sulla sua pagina Facebook Rossi aveva spinto i partiti di centrosinistra a unirsi per “combattere insieme la destra”: l’invito è stato raccolto da larga parte dello schieramento, che candida l’attuale Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. Il centrodestra spera invece di espugnare questo feudo storico del centrosinistra e mai come questa volta sembra avere serie probabilità di farcela.
Legge elettorale e modalità di voto
La Toscana è l’unica Regione dove è previsto il ballottaggio nel caso in cui nessuno dei candidati raggiunga il 40% dei voti. Sono previsti premi di maggioranza, con l’assegnazione di 24 seggi su 40 nel Consiglio nel caso il cui un candidato ottenga almeno il 45% dei voti al primo turno; i seggi scendono a 23 se ottiene tra il 40 e il 45%. Sono previste anche delle soglie di sbarramento, fissate al 10% per le coalizioni, al 5% per le liste non coalizzate e al 3% per le liste all’interno di coalizioni.
Per quanto concerne le modalità di espressione del voto, si potranno esprimere fino a un massimo di due preferenze, purché queste vadano a candidati di genere diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Sarà inoltre possibile il voto disgiunto, votando per una lista e per un candidato presidente a essa non collegato.
I candidati
Tra i candidati favoriti spiccano sicuramente i nomi di Eugenio Giani, esponente della coalizione di centrosinistra sostenuto da sei liste (PD, Italia Viva, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Svolta e Orgoglio Toscana), e della candidata del centrodestra Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega ed ex sindaco di Cascina, che si presenta con l’appoggio dei tre partiti principali del centrodestra e della lista Toscana Civica. La consigliera regionale Irene Galletti è invece la candidata del Movimento 5 Stelle, dopo le consultazioni avvenute sulla piattaforma Rousseau. Infine, ci sono tre candidati di sinistra, ovvero Marco Barzanti (PCI), Salvatore Catello (Partito Comunista) e Tommaso Fattori (Toscana a Sinistra), più Tiziana Vigni per il Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità).
Le elezioni regionali 2015
Nelle elezioni regionali del 2015 la Toscana confermò il suo essere una “Regione rossa”, complice anche una spaccatura nel centrodestra che schierò due candidati (Claudio Borghi e Stefano Mugnai). Il Partito Democratico superò largamente ogni altra lista con il 45,9%, ed Enrico Rossi fu eletto con il 48% dei voti. La Lega e il Movimento 5 Stelle si fermarono rispettivamente al 16% e al 15%.
Le elezioni politiche del 2018
Anche nelle elezioni politiche del 2018 il PD si confermò il primo partito nella Regione con il 29,6%, seguito dal Movimento 5 Stelle (24,7%). Fu soprattutto la Provincia di Firenze a rappresentare un importante bacino di voti per il centrosinistra.
Le elezioni europeee del 2019
Alle elezioni europee del 2019 la Lega (31,5%) superò i 5 Stelle (12,7%), arrivando a tallonare il Partito Democratico (33,3%). Le tre liste di centrodestra superarono in ogni caso lo schieramento di centrosinistra, ottenendo rispettivamente il 42,2% contro il 38,9%.
Un’elezione da seguire
La sfida in Toscana resta apertissima, come dimostra anche il fatto che il centrodestra sia molto cresciuto negli ultimi due anni in questa Regione. Vedremo se il centrosinistra si riconfermerà alla guida di un suo storico feudo o se invece sarà il centrodestra a prevalere.
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