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Elezioni 2020 – I risultati in diretta

Trionfo per il “Sì”. Il Centrosinistra tiene a sorpresa sia Puglia che Toscana, oltre alla già “sicura” Campania.

Ore 18.02

Eugenio Giani è il nuovo Governatore della Regione Toscana. Nonostante nelle ultime settimane il distacco tra il candidato voluto fortemente da Matteo Renzi e Susanna Ceccardi (Lega) sembrasse essersi ridotto al minimo, alla fine a spuntarla è il candidato di centrosinistra, e con un margine di vantaggio piuttosto confortevole. Per Salvini, dunque, arriva la seconda sconfitta di fila dopo l’Emilia-Romagna (quando a soccombere a Bonaccini fu Borgonzoni). La conquista della roccaforte di centrosinistra è, quantomeno, rimandata. 

Giani Toscana


Ore 17.55

Mentre sembra sempre più delinearsi in Toscana una vittorai di Giani (Centrosinistra), torniamo per un attimo sul referendum.

Al momento, con lo scrutinio al 78%,  i “Sì” sono al 69,3%, mentre i “No” al 30,67%. 

Interessante notare, tra i comuni maggiorni (quelli sopra i 15 mila abitanti), quali siano le realtà dove il “No” ha fatto meglio:

Comune No
Ivrea 39,2%
Brescia 39,4%
Pavia 39,3%
Feltre 45,1%
Villorba 41,2%
Pordenone 43%
Chiavari 39,4%

 


 

Ore 17.35

Vincenzo De Luca è stato riconfermato alla guida della Regione Campania. Per l’ex Sindaco di Salerno si tratta di un risultato schiacciante.

Lo stesso avviene in Liguria, dove non basta l’alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle (l’unica di questo tipo alle regionali): Giovanni Toti vince e si riconferma Governatore.

In entrambi i casi, la riconferma è arrivata più facilmente di quanto si potesse immaginare nei mesi precedenti alla pandemia. Entrambi i governatori, ricordiamo, erano considerati essere dagli italiani tra quelli che meglio avevano gestito la propria Regione durante l’emergenza sanitaria.


Ore 17.33

Arriva la prima chiamata della giornata, che appare come una pura formalità: Luca Zaia è stato riconfermato alla carica della Regione. 

L’impressione è che, se le prime proiezioni saranno confermate, il centrosinistra potrebbe riuscire a conservare sia la Toscana che la Puglia, e la partita delle regionali potrebbe chiudersi con un 3 pari, risultato inaspettato alla vigilia.

Attendiamo ancora qualche minuto prima di chiamare i vincitori di Marche e Liguria che, invece, resteranno al centrodestra, e della Campania, dove invece sarà riconfermato De Luca.

 


Ore 17.21

Marche
Proiezioni Opinio-Rai (8% del campione)
ACQUAROLI (CDX): 48,1%
MANGIALRDI (CSX): 34,7%
MERCORELLI (M5S): 10,5% 
 
Puglia
Proiezioni Opinio-Rai (6% del campione)
EMILIANO (CSX): 46,0%
FITTO (CDX): 40,1%
LARICCHIA (M5S): 10,4%
SCALFAROTTO (IV): 1,8%

Veneto
Proiezioni Opinio-Rai (7% del campione)
ZAIA (CDX): 74,2%
LORENZONI (CSX): 16,1%
CAPPELLETTI (M5S): 4,0%

Toscana
Proiezioni Opinio-Rai (7% del campione)
GIANI (CSX): 46,4%
CECCARDI (CDX): 42,1%
GALLETTI (M5S): 6,7%
FATTORI (SX): 2,5%


Ore 17.16
 
Le 5 province dove il No avrebbe al momento le percentuali più alte sono:
 
Trieste 45,9%
Belluno 43,5%
Udine 40,8%
Treviso 39,5%
Padova 39%
 
 

Le 5 province dove il avrebbe al momento le percentuali più alte sono: 

 
Crotone 84,7%
Caltanissetta 82,4%
Foggia 82,2%
Vibo Valentia 81,8%
Agrigento 80,7%

 


 
Ore 17.09
 
Proiezioni Tecnè Mediaset (2% del campione)
 
Liguria 
TOTI (CDX): 52,2%
SANSA (CSX+M5S): 41,4%
MASSARDO (IV): 3,8%
 
Toscana
GIANI (CSX): 48,5%
CECCARDI (CDX): 39,8%
GALLETTI (M5S): 6,1%
 

 
Ore 17.05
 
Intanto, secondo Tecnè, gli elettori dei partiti si sarebbero così orientati rispetto al voto referendario:
 
 
Movimento 5 Stelle 92%
Partito Democratico 45%
Italia Viva  23%
La Sinistra 42%
Lega 78%
Fratelli d’Italia 75%
Forza Italia 76%

 


 
Ore 17.01
Un primo dato di interesse, osservando i risultati delle grandi città, è osservare un grande contrasto tra il voto delle aree centrali e quello delle aree più periferiche.
Ad esempio, a Torino, Milano e Napoli, i “Sì” sono nettamente avanti.
 
Ciononostante, nel capoluogo piemontese, i No sono nettamente avanti nella Circoscrizione 1 (57,2%), quella più centrale.
 
Lo stesso avviene a Napoli, con i “Sì” al 75,8% ma che incassa percentuali più contenute nella I (Posillipo) e nella V municipalità (Vomero).
 
A Roma, il “No” risutla avanti solo nel Municipio 2 (Parioli – Salario – Trieste), con il 56.7%.
 
 

Ore 16.49
Guardando invece ai dati delle macroregioni, con lo scrutinio giunto oramai al 20%, questa è la situazione:
 
  No
Nord 67,2% 32,8%
Centro 68,2% 31,8%
Sud e Isole 75% 25%
 

 
Ore 16.45
 
Al momento, in tutta Italia, il No è davanti solamente in 10 comuni, per la maggior parte in Piemonte:
 
Albaretto della Torre (Torino) – 50,9%
Brigra Alta (Torino) – 54,6%
Claviere (Torino) – 56,2%
Massello (Torino) – 55,3%
Sauze di Cesana (Torino) – 51%
Vidracco (Torino) – 67,2%
Carcoforo (Vercelli) – 58,6%
Collobiano (Vercelli) – 52,2%
Sgonico (Trieste) – 51,7%
Castelvecchio di Rocca Barbena (Savona) – 58,2%
 

 
Lunedì 16.32
Intanto, dal mondo della politica giungono i primi commenti, così Luigi Di Maio, su Facebook:
 
 
 

Redazione

La redazione di YouTrend

3 commenti

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  • Come ci fa ad essere un’affluenza diversa tra regionali e referendum nelle regioni in cui ci sono entrambe, visto che vengono consegnate entrambe le schede nelle urne?

    • La differenza è dovuta alla diversa composizione delle liste elettorali: i cittadini residenti all’estero sono presenti nelle liste elettorali solo per le elezioni regionali, aumentandone la base elettorale (e quindi il denominatore, nel calcolo dell’affluenza).

    • Nel mio seggio (provincia di Trento), dove si votava per il Referendum e per il Comune, gli scrutatori chiedevano a TUTTI gli elettori se volevano votare per una sola votazione o per entrambe…