Stiamo ancora aspettando gli esiti definitivi della sfida presidenziale, ma possiamo affermare con certezza che Kanye West, noto rapper e produttore, non sarà Presidente degli Stati Uniti, avendo incamerato per ora un risultato modesto rispetto alle aspettative dello stesso candidato indipendente. Complessivamente, West ha ottenuto 62.870 voti, con una performance peggiore rispetto ai candidati dei due principali third parties, Jo Jorgensen del Partito Libertario e Howie Hawkins dei Verdi.
West, 43enne originario di Atlanta in Georgia, aveva lanciato la sua campagna presidenziale lo scorso 4 luglio con un tweet, affermando la sua volontà di “realizzare la promessa dell’America, credendo a Dio, unificando la nostra visione e costruendo il nostro futuro”.
In passato, West è stato un donatore per le campagne di Barack Obama e Hillary Clinton, mentre nel 2018 il cantante si era schierato a supporto del presidente Trump, invitando i suoi fan afroamericani a registrarsi tra le fila repubblicane. La campagna elettorale è stata fin da subito criticata dai media e dal mondo politico, mentre il 19 luglio West teneva il suo primo comizio pubblico in South Carolina attirando successivi endorsement, tra cui quello di Elon Musk e Chance The Rapper. Abbandonando i legami con Trump, West si è così candidato come indipendente, fondando il Birthday Party ma riuscendo a presentarsi soltanto in 12 stati, non senza qualche polemica.
Gli elettori di Arkansas, Colorado, Idaho, Iowa, Kentucky, Louisiana, Minnesota, Mississippi, Oklahoma, Tennessee, Utah e Vermont hanno potuto votare alle elezioni presidenziali del 3 novembre per Kanye West.
Nel resto degli Stati Uniti, il candidato non è riuscito a rispettare le scadenze per presentare la propria candidatura oppure non è riuscito ad avere i requisiti legali per essere inserito nelle schede elettorali. In Ohio e Wisconsin, West ha portato avanti la sua battaglia per partecipare alle elezioni, finendo addirittura nelle Corti supreme statali, che tuttavia a settembre si sono poi espresse a suo sfavore. Anche in West Virginia è stato un giudice federale a decidere l’esclusione di West, mentre in Arizona e Virginia i residenti di alcune contee hanno vinto delle cause legali secondo cui West non avrebbe avuto i requisiti per concorrere alla carica presidenziale.
All’inizio della sua campagna, il consenso per West era stimato attorno al 2%, scendendo poi all’1% nella media dei sondaggi antecedenti l’election day in cui è apparso il suo nome. Nei 12 Stati in cui West ha raccolto consensi, in media la percentuale reale ottenuta è stata alla fine dello 0,3%.
Secondo i dati finanziari relativi alla sua campagna elettorale, West avrebbe raccolto 6.771.473 dollari, di cui soltanto 11.472 frutto di donazioni e il resto proveniente dalle finanze personali del rapper. La campagna sarebbe poi andata in perdita, con spese legali e di consulenza che ammonterebbero a circa 8 milioni di dollari. Alla fine, la corsa di Kanye West si è interrotta rapidamente all’alba del 4 novembre, non senza sorprese. Prima di rifiutarsi di apparire in uno show televisivo, West ha lanciato su Twitter un messaggio, per indicare l’intenzione di ricandidarsi nel 2024.
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