I partiti più presenti sono PD, Forza Italia e la Lega. A spingere il partito di Berlusconi è soprattutto Mediaset, che lascia a Forza Italia lo stesso tempo di parola di Lega e Fratelli d’Italia messi insieme.
Più indietro il Movimento 5 Stelle, nonostante sia il partito più rappresentato in parlamento, mentre pochissimo spazio è concesso a Liberi e Uguali (nonostante il gruppo parlamentare sia una forza della maggioranza). Nel commentare i numeri dei partiti di governo occorre però ricordare che quando un ministro o un sottosegretario che appartiene ad un partito interviene come membro del governo, il suo tempo non viene assegnato al partito, ma finisce nella categoria “ministri/sottosegretari”.
Tolto Giuseppe Conte, nei Tg della Rai è Matteo Salvini il più presente (oltre un’ora e mezzo, spinto soprattutto dal Tg2), ampiamente davanti a Sergio Mattarella e Roberto Speranza. Stesso podio Conte-Salvini-Mattarella anche sulle reti Mediaset, nonostante l’ampio spazio concesso a Matteo Renzi a dicembre (quasi 42 minuti in 31 giorni). Sul Tg La7 dietro a Giuseppe Conte (un’ora e 7 minuti) c’è il vuoto, con Sergio Mattarella che ha parlato per circa 15 minuti e Matteo Salvini fermo a 5 minuti di tempo di parola.
PD in testa nei programmi di approfondimento
Negli altri programmi delle sette principali reti, è il PD il partito più rappresentato, anche se dietro alla categoria “ministri/sottosegretari”. Fuori dai Tg si ristabiliscono anche le gerarchie “parlamentari” interne al centrodestra, con la Lega che diventa il partito di opposizione con il maggiore spazio, seguito da Forza Italia e da Fratelli d’Italia, il cui successo nei sondaggi non si tramuta in altettanto tempo di parola in TV. Inoltre, mentre nei Tg aveva un ruolo marginale, negli altri programmi assume maggiore centralità Italia Viva (spinta soprattutto da Mediaset e La7).
Da segnalare l’ampio spazio dedicato da Mediaset a soggetti esterni ai principali partiti (la categoria “altri“), che include quasi totalmente rappresentanti delle opposizioni, per lo più di centrodestra (Toti, Sgarbi, Casini, ma anche Paragone e Calenda, a titolo non esaustivo). Questo è sintomo del maggiore pluralismo garantito dai programmi di approfondimento, anche per via del maggiore tempo a disposizione.
Fra i principali leader politici il più presente è ancora il premier Giuseppe Conte (circa 19 ore in tre mesi), molto davanti a tutti gli altri. Matteo Salvini ha collezionato oltre 14 ore di tempo di parola, spinto soprattutto dalle reti Mediaset, dove parla anche più di Conte, e da La7, dove è l’unico leader oltre al Presidente del Consiglio ad avere una presenza costante. Molto staccato un terzetto composto da Giorgia Meloni, Roberto Speranza e Matteo Renzi, e ancora più indietro troviamo Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Silvio Berlusconi.
Note metodologiche:
- Il tempo di parola è il tempo nel quale una persona parla e non va confuso con il tempo di notizia, ovvero il tempo che un telegiornale utilizza per parlare di un soggetto politico.
- AGCOM inserisce il tempo di parola di un rappresentante delle istituzioni (ad esempio, un ministro) nella categoria ministri/sottosegretari se interviene come membro del governo, e del partito di appartenenza se interviene a nome del partito.
- Per i telegiornali e i programmi di approfondimento si sono selezionati sono quelli delle tre principali reti Rai, delle tre principali reti Mediaset e di La7, escludendo quindi i canali all news e altri canali secondari.
PD, partito che le ha perse tutte (politiche, europee, regionali, comunali, circoscrizionali) da anni e veleggia ampiamente sotto il 19% (significa che l’81% degli elettori non lo vota) monopolizza tv, giornali, programmi, talk-show. E renzi che accusa conte..lui che vive da vespa, dalla d’urso e nel varietà di rai 3 e la 7.. politici da spettacolo..i peggiori della storia. Scatole vuote da mandare via il prima possibile. Il PD una metastasi da eradicare.