In queste ultime due settimane si sono registrate variazioni significative nella Supermedia YouTrend per Agi, basata su una media ponderata delle intenzioni di voto rilevate dai principali istituti demoscopici italiani. Il “travaso” più importante sembra riguardare Movimento 5 Stelle e Partito Democratico: se il primo nelle ultime due settimane guadagnerebbe 1,8 punti, portandosi al 16,6%, il secondo lascerebbe sul terreno 1,3 punti, scivolando al 17,9%.
Nel centrodestra, invece, nelle ultime due settimane i consensi sono rimasti abbastanza stabili: la Lega (ora al 23,3%) perderebbe 0,2 punti, mentre Fratelli d’Italia (al 16,6%) guadagnerebbe due decimi e Forza Italia (all’8,1%) uno. Tutti gli altri partiti sarebbero al di sotto del 4%: tra essi, vale la pena segnalare il calo di Azione di Carlo Calenda, che nelle ultime due settimane avrebbe perso 8 decimi di punto. Inoltre, facendo seguito alle distinzioni che hanno iniziato a mettere in atto molti istituti demoscopici, quella che prima era riportata come “La Sinistra/LeU” (due settimane fa al 3,5%) ora è divisa in due liste separate: Sinistra Italiana e Art.1-MDP.
A separare il primo partito (la Lega) dal quarto (il Movimento 5 Stelle) sono dunque 6,7 punti: si tratta di una distanza più che doppia rispetto a quella tra il quarto e il quinto partito (che è Forza Italia).
La somma dei consensi dei partiti che formano la maggioranza di Governo sarebbe inoltre pari al 77%: una percentuale sicuramente imponente, ma in calo rispetto a poche settimane fa. Quando il Governo Draghi si insediò, infatti, la somma delle percentuali dei partiti a suo sostegno era lievemente più alta (78,6%).
La componente prevalente della maggioranza Draghi è quella giallorossa: PD, M5S e Art.1-MDP assommerebbero infatti il 36,5% dei consensi, mentre il centrodestra si fermerebbe a quota 32,5%. Fermo al 7,9%, infine, il polo centrista composto da Azione, Italia Viva e +Europa.
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