Per comprendere lo stato della campagna di vaccinazione in ciascuna delle 19 regioni italiane e delle 2 province autonome, YouTrend ha elaborato un indice basato sulla combinazione di cinque parametri.
Dal 26 luglio i parametri utilizzati per il calcolo dell’indice, che per ogni regione/provincia autonoma va da 0 a 100, sono i seguenti:
1 – Popolazione nella fascia 12-59 anni vaccinata con almeno una dose;
2 – Popolazione nella fascia 12-59 anni completamente vaccinata;
3 – Popolazione con almeno 60 anni vaccinata con almeno una dose;
4 – Popolazione con almeno 60 anni completamente vaccinata;
5 – Accelerazione delle vaccinazioni rispetto alla settimana precedente.
Per ciascuno dei primi 4 indicatori viene in seguito calcolata la posizione di ogni regione fra 0 e 100, dove 100 equivale al dato della regione migliore. Per quanto riguarda il trend settimanale, invece, viene applicata una scala lineare dove 100 corrisponde a un raddoppio delle dosi somministrate (+100%), 50 equivale a una stabilità (+0%) e 0 corrisponde a un azzeramento delle dosi somministrate (-100%). Viene poi effettuata una media aritmetica dei 5 indicatori per ogni regione: tale media rappresenta l’indice regionale.
Cosa ci dice, quindi, questo indice? Più si avvicina a 100, più una data regione avrà portato avanti la campagna vaccinale con efficacia. Per ogni regione, pertanto, l’indice permette di misurare l’andamento della campagna vaccinale non in termini assoluti, ma relativi, permettendo un confronto proprio con le altre regioni.
In Italia la popolazione nella fascia 12-59 anni è pari a 35,5 milioni, mentre sono circa la metà – 17,9 milioni – le persone con almeno 60 anni. Nell’indice, però, queste due fasce hanno lo stesso identico peso. Questo perché le conseguenze derivanti dal Covid-19, la malattia indotta dal coronavirus, si manifestano in maniera più forte nella fasce di età più anziane, per cui è tra di loro che i vaccini hanno il maggior effetto sulla riduzione di ospedalizzazioni e decessi. La vaccinazione delle persone anziane, del resto, è stata indicata come una priorità dai Centri per il controllo delle malattie negli Stati Uniti, così come dall’Unione Europea. Uno studio pubblicato su Science, inoltre, ha evidenziato come in “quasi tutte le circostanze” dare la priorità alle persone anziane sia la migliore strategia possibile. La stessa conclusione è arrivata da parte di uno studio pubblicato su PNAS.
Per quanto riguarda l’ultimo parametro, ossia l’accelerazione delle vaccinazioni rispetto alla settimana precedente, esso serve a valutare se la regione si sta attivamente impegnando, settimana dopo settimana, a migliorare il processo di somministrazione.
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