Nell’ultima rilevazione di Politica & Social, che ha riguardato i tweet e i post pubblicati dai principali leader politici italiani dal 3 al 9 giugno, due temi sono risultati particolarmente interessanti: economia e immigrazione.
Il Movimento 5 Stelle ha puntato molto su argomenti economici: Luigi Di Maio e Giuseppe Conte hanno prodotto, infatti, molti contenuti di questa natura per parlare, ad esempio, dell’assegno unico per i figli. Enrico Letta, invece, è tornato a spingere sulla proposta #Dote18, continuando ad alimentare forti polemiche da parte del centrodestra, che questa settimana vede un contenuto sul tema anche da parte di Silvio Berlusconi.
Molto frequenti sono stati poi i contenuti sulla tassa unica per le multinazionali decisa nell’ultimo G7. Una discussione, affrontata da diversi leader, che è andata a comporre anche gran parte dei post sull’Europa.
Lutti, cultura e integrazione
Siamo abituati a sentir discutere di immigrazione in relazione agli sbarchi e ai rapporti con la Libia, ma in settimana questo frame è stato utilizzato per commentare alcuni episodi di cronaca che richiamano l’integrazione.
Parliamo ovviamente del suicidio del giovane Seid Visin e della scomparsa di Saman Abbas. In generale sono Giorgia Meloni e Matteo Salvini a puntare maggiormente su questa categoria, ma Enrico Letta ottiene il maggior numero di interazioni proprio scon un post di cordoglio per il giovane calciatore del Milan.
I due leader di centrodestra sono stati gli unici (insieme a Matteo Renzi) a dedicare contenuti agli eventi legati all’uccisione di Saman, ma hanno investito in modo particolare sulla diffusione di una dichiarazione di Kamala Harris contro l’immigrazione irregolare in America. Un’utile leva per attaccare le posizioni di Enrico Letta.
Strettamente legato a questi eventi di cronaca è il trend in crescita dei contenuti sulla sicurezza, dovuto principalmente proprio al leader di Italia Viva, a Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
In campagna elettorale
Un altro focus importante è stato sicuramente quello sulle elezioni amministrative. Oltre ai contenuti di Carlo Calenda, e alla scelta sul candidato di centrodestra per la Capitale, si possono segnalare soprattutto gli attacchi rivolti alla Sindaca di Roma in occasione della “bomba d’acqua” che ha allagato diverse aree della città. Particolarmente condivise sono state le immagini che documentano la situazione in Corso Francia; un video ripubblicato anche dal candidato al Campidoglio Carlo Calenda, da Matteo Salvini e da Giorgia Meloni.
Fuori dalla pandemia
Continuano a restare in secondo piano i post sulla salute e sulla pandemia. Questi riguardano principalmente la campagna vaccinale, che viene usata da alcuni leader (come quelli di centrodestra e Matteo Renzi) anche per confrontare l’attuale Governo con l’ultimo Governo Conte. Lo stesso trend discendente si registra anche per il focus sulle riaperture, che non è tra i dieci più discussi e si lega solo a un piccolo dibattito sulle norme per la ristorazione.
Molto più spazio è stato sicuramente concesso al dibattito politico, che ha fatto registare in particolar modo l’attività di Giuseppe Conte, che oltre a condividere le proprie apparizioni televisive ha lanciato il “secondo tempo” del Movimento 5 Stelle e con questo messaggio ha raggiunto il maggior numero di interazioni sui social.
I social e il lutto
Diversi sono stati i post commemorativi. Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ad esempio, hanno ottenuto il maggior numero di interazioni commentando la prematura scomparsa del cantante Michele Merlo. Una conferma, di settimana in settimana, di quanto i post di cordoglio per personaggi noti e persone “comuni” siano rilevanti nei piani editoriali dei politici.
In questa categoria va sicuramente citata la scomparsa di Guglielmo Epifani, salutato sui social da tutti i leader.
Il (solito) trend dei fan
Infine, l’analisi delle persone che seguono le pagine Facebook dei politici italiani conferma, anche questa settimana, l’andamento che ormai conosciamo bene: a crescere maggiormente sono le pagine di Giorgia Meloni e Matteo Salvini (oltre a quella di Enrico Letta che guadagna però solo 100 like) mentre a perdere consenso (almeno su Facebook), sono ancora Matteo Renzi, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.
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