Domani, martedì 31 agosto, si concluderà il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan. Questo mentre i talebani hanno preso il controllo totale del Paese entrando a Kabul il 15 agosto. Ma quanti soldati americani ci sono fuori dagli Stati Uniti?
I ricercatori Michael A. Allen, Michael E. Flynn e Carla Martinez Machain hanno raccolto e standardizzato i dati sulle truppe americane all’estero dal 1950 al 2020. Lo hanno fatto partendo dai dati raccolti fino al 2004 dall’economista Tim Kane e per gli anni successivi usando i dati del Defense Manpower Data Center. Hanno anche incluso un elenco delle basi militari statunitensi all’estero degli ultimi 70 anni: in questo i caso i dati provengono principalmente da Base Nation, un libro dell’antropologo David Vine.
Dove si trovano i soldati americani
Nel 2020 al di fuori degli Stati Uniti c’erano 180.000 soldati americani, di cui la metà in soli due paesi e il 90% in dieci paesi. I cinque paesi con il maggior numero di soldati statunitensi risultano essere:
- Giappone: 53.700
- Germania: 33.900
- Corea del Sud: 26.400
- Italia: 12.200
- Regno Unito: 9.300.
Ci sono poi nove paesi che hanno tra i 1.000 e i 9.000 soldati sul loro territorio, tra cui Spagna, Turchia e Iraq, ventuno paesi che hanno qualche centinaio di soldati e centoventicinque che ne hanno tra 1 e 100, mentre sono quarantacinque quelli senza nessun soldato. La posizione di 6.000 soldati è invece sconosciuta.
La distribuzione e il numero di soldati impiegati nelle missioni estere sono cambiati nel tempo. A inizio anni ‘50, con la Guerra in Corea, ci furono un milione di militari americani fuori dal Paese, che con la guerra in Vietnam nel 1960 arrivarono a essere 1,1 milioni. Negli anni ‘70 e ‘80 furono tra i 400.00 e i 500.000, per scendere a 200.000 negli anni ‘90. L’invasione dell’Afghanistan prima e dell’Iraq poi ha portato i soldati americani fuori dagli Stati Uniti a salire nuovamente intorno a quota 400.000 a partire dal 2003. Una cifra che, a partire dal 2007, ha ricominciato a scendere progressivamente, fino ad arrivare ai 180.000 del 2020.
A livello di area geografica vediamo che fino agli anni ‘90 la quasi totalità dei soldati americani era impegnata nel Pacifico, in Asia orientale o in Europa. La presenza in Medio Oriente cominciò a essere significativa a partire dal nuovo millennio, così come quella nell’Asia meridionale. Nel resto del Nord America, ovvero in Canada, le missioni finirono sostanzialmente nel 1965, mentre l’impegno nell’America Latina terminò a fine anni ‘90, con un picco di presenze nel 1994.
Dove sono le basi americane
Tra il 1950 e il 2019 nel mondo ci sono state 414 strutture dell’esercito americano, divise in 254 basi vere e proprie, 114 strutture più piccole e 46 strutture finanziate dai militari.
Il Paese che ha avuto più strutture americane è stata la Germania con 44, a seguire il Giappone con 42, la Corea del Sud con 32 e il Regno Unito con 16. Dopo ancora troviamo l’Italia con 15 e la Siria con 10. Ci sono poi 44 paesi che hanno ospitato tra una e nove strutture. C’è inoltre il caso di Puerto Rico, che sebbene sia parte degli Stati Uniti non è uno Stato a sé, ma un territorio incorporato. Qui, nel tempo, ci sono state 16 strutture militari americane.
Limitandosi alle 254 basi vere e proprie, vediamo che in Giappone sono state 42, in Germania 40, in Corea del Sud 30, nel Regno Unito 16 e in Italia 14. La struttura che non è una base in Italia era un radio relay terminals. Come si vede, in generale, i paesi con tante strutture hanno principalmente basi, mentre nei paesi con una minore presenza americana ci sono siti più piccoli che fungono da supporto ai militari americani.
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