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Elezioni a Torino: Lo Russo il più votato, ma il centrodestra recupera nelle zone benestanti

Le elezioni comunali a Torino hanno visto Lo Russo in vantaggio di 5 punti, ma Damilano ha recuperato in zone finora favorevoli al centrosinistra.

Le elezioni amministrative del 3-4 ottobre a Torino non hanno visto un vincitore e si andrà quindi al ballottaggio il 17 e 18 ottobre tra il candidato del centrodestra Paolo Damilano e quello di centrosinistra Stefano Lo Russo. Il primo ha preso il 38,9% dei consensi, mentre il secondo il 43,9%. Ma com’è andato il voto di domenica e lunedì?

 

La distribuzione geografica

Guardando alle 92 zone statistiche in cui è suddivisa Torino, si vede come Lo Russo ne abbia vinte la maggioranza, in particolare quelle che si trovano a Sud e a Est della città. Nella zona settentrionale, in particolare oltre la Dora Riparia, è stato invece Damilano a vincere.

Il candidato del centrodestra ha infatti vinto la circoscrizione 6, che ha al suo interno ha tra le altre zone Barriera Di Milano e Falchera, e la circoscrizione 5, dove ci sono Madonna di Campagna e le Vallette. Quest’ultima ha visto un buon risultato della candidata del Movimento 5 Stelle Valentina Sganga (13%), almeno in relazione al dato cittadino. Nelle altre sei circoscrizioni ha prevalso Lo Russo.

È interessante notare come il centro di Torino, la zona più benestante della città, si possa dividere in due. Il nucleo centrale di Porta Susa, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice ha infatti preferito Damilano dandogli tra il 48% e il 55% dei voti, mentre le zone circostanti come la Crocetta, Piazza Statuto, la zona del Municipio e quella di Palazzo Reale abbiano votato per Lo Russo. Anche la collina, un’altra delle zone più benestanti di Torino posta geograficamente a Est, ha votato principalmente per il candidato del centrodestra.

Questa distribuzione del voto è diversa da quella che si osservò cinque anni fa, quando l’ex sindaco Piero Fassino arrivò davanti al primo turno per poi perdere al ballottaggio contro l’attuale sindaca uscentre Chiara Appendino. Al primo turno del 2016 infatti Fassino vinse tutta la zona collinare e anche tutto il centro. Le prime zone statistiche in cui non arrivò primo furono quelle oltre la Dora, come Barriera di Stura o Borgata Montebianco. 

Nonostante un risultato in generale peggiore di Fassino nel centro di Torino, è comunque lì che Lo Russo è andato meglio. Damilano ha invece ottenuto i suoi risultati migliori nella zona collinare. 

 

I flussi di voto e il profilo degli elettori

Confrontando le comunali del 2021 con quelle del 2016 si può vedere come Damilano abbia incassato buona parte dei voti dei tre candidati di centrodestra del 2021 (Morano, Napoli e Rosso), più una quota non secondaria di quelli che andarono a Fassino. Lo Russo ha invece preso la maggioranza dei voti andati a Fassino, più una quota di persone che cinque anni fa decisero di astenersi. Gli elettori di Appendino si sono invece principalmente astenuti a questo giro.

Guardando le correlazioni, si può osservare come Lo Russo sia riuscito a recuperare voti rispetto alle elezioni europee del 2019 principalmente nelle zone con meno laureati, mentre ha faticato di più in quelle con molti laureati. Questo è comunque probabilmente dovuto al fatto che il Partito Democratico vada già normalmente meglio con i laureati.

 

Per quanto riguarda Damilano, invece, si osserva che ha recuperato voti principalmente nelle zone con il maggior reddito imponibile nel 2019 e dove ci sono meno stranieri residenti: un dato in linea con i voti ottenuti nel centro e nelle zone collinari. 

 

Lorenzo Ruffino

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