L’Europa in queste settimane è colpita da una nuova ondata di contagi da coronavirus, con la situazione più critica nell’Europa orientale.
Crescono i casi
La Slovenia sta registrando una media giornaliera di 150 casi ogni 100 mila abitanti, la Croazia di 135 e l’Austria di mila. Per fare un confronto, l’incidenza media giornaliera in Italia è di 12 casi ogni 100 mila abitanti.
Tra i paesi molto colpiti ci sono anche la Slovacchia e la Repubblica Ceca, con medie settimanali di oltre 90 casi ogni 100 mila abitanti, e Lituania, Irlanda, Paesi Bassi, Lettonia e Ungheria che hanno tra i 70 e i 90 casi.
I paesi meno colpiti in Europa sono Svezia, Spagna e Malta con meno di 10 casi ogni 100 mila abitanti. L’Italia è la quarta meno colpita, con subito dopo Finlandia, Portogallo e Francia su livelli molto simili.
La Germania è la più colpita tra i quattro grandi paesi europei: registra decine di migliaia di nuovi casi al giorno e più di 150 decessi quotidiani. Nella parte orientale del paese diverse zone hanno un’incidenza di oltre 500 casi per centomila abitanti, con alcune che arrivano anche a 1000, e le terapie intensive sono arrivate a un’occupazione superiore a quella di fine maggio 2021.
A Est aumentano i decessi
Il forte aumento di casi ha avuto un impatto sul numero di decessi, in particolar modo nei paesi con pochi vaccinati. In Bulgaria l’incidenza media dei decessi è arrivata a 2,4 ogni 100 mila abitanti, cioè circa 30 volte quella italiana (0,08 decessi per 100 mila abitanti). In Lettonia in media si stanno registrando 2 decessi ogni 100 mila abitanti, in Ungheria 1, in Lettonia 1,8 e in Estonia 0,8, mentre in Romania si è arrivati a un picco di 2,35 e in Lituania di 1,3.
I paesi meno colpiti dall’aumento dei decessi sono anche tra quelli più vaccinati. Il Portogallo è vicino al 90% della popolazione coperta con almeno una dose, Spagna e Malta sono sopra il 90% e l’Italia è all’87%. Nei paesi dell’Est la copertura vaccinale è invece sensibilmente minore: al 20% in Bulgaria, al 38% in Romania, al 50% in Croazia e tra il 60 e il 70% nelle tre repubbliche baltiche.
Nonostante ci siano prove del calo dell’efficacia dei vaccini contro il contagio, questi rimangono altamente efficaci nel prevenire le forme gravi della Covid-19 e i decessi. A parità di contagio, un paese con molti più vaccinati avrà quindi sensibilmente meno decessi.
Tornano le restrizioni
L’aumento dei casi sta portando a nuove restrizioni in Europa.
L’Austria ha deciso, ad esempio, di procedere con un lockdown parziale rivolto a chi non si è vaccinato contro la Covid-19; queste persone potranno uscire solo per andare a lavorare, per fare la spesa e per motivi medici. La Francia, nonostante una situazione complessivamente ancora buona, ha deciso di rendere obbligatoria la mascherina nelle scuole elementari a partire da questa settimana. La Danimarca, dopo aver revocato tutte le restrizioni a settembre, ha deciso di reintrodurre il green pass che si ottiene dopo la vaccinazione o dopo un test negativo per entrare in bar e ristoranti.
I Paesi Bassi hanno invece deciso che i negozi non essenziali e le attività a stretto contatto con i clienti, come i parrucchieri, dovranno chiudere alle 18.00, mentre i negozi giudicati essenziali come supermercati e ristoranti alle 20.00; inoltre non si potranno ospitare più di quattro persone per casa, gli eventi sportivi saranno senza spettatori e tornerà il distanziamento sociale negli spazi pubblici.
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