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Cosa pensano gli italiani dell’Unione Europea

Il nuovo Eurobarometro mostra che l’Italia è uno dei paesi meno europeisti, ma migliora rispetto al passato.

La settimana scorsa il Parlamento Europeo ha pubblicato il nuovo Eurobarometro, un sondaggio realizzato con cadenza periodica (a partire dal 1974) in cui vengono intervistati i cittadini di tutta l’Unione Europea su temi comunitari. 

Il sondaggio, condotto a novembre 2021, ha coinvolto in totale 26.500 persone.

 

Cosa pensano gli italiani dell’Unione Europea

Il 52% degli italiani è soddisfatto del modo in cui la democrazia funziona nell’Unione Europea, contro una media europea del 57%. Si va da un minimo del 34% in Grecia a un massimo dell’84% in Irlanda. Da notare il dato di uno dei paesi più grandi, la Francia, con un numero di soddisfatti (44%) inferiore a quello (46%) di non soddisfatti. 

Rispetto all’affermazione “la mia voce conta nell’UE”, solo il 32% degli italiani si è detto d’accordo, mentre il doppio (64%) la pensa diversamente. In media, negli altri paesi UE la situazione è più “equilibrata”, con percentuali rispettivamente del 43% e del 52%. Su questo, tra i grandi paesi, l’Italia è il più pessimista. In assoluto, sono i cittadini lettoni quelli convinti di contare meno (15%), mentre gli svedesi sono quelli che pensano di contare di più (56%). 

Sul Parlamento europeo, il 39% degli italiani ha un’opinione positiva, una quota in crescita di due punti percentuali rispetto al 2020 e di tre punti superiore alla media europea. I più scontenti sono i francesi, dove solo il 22% vede con favore l’europarlamento, mentre i più contenti sono gli irlandesi, dove le percentuale positive salgono al 62%. 

A volere un ruolo maggiore per il Parlamento Europeo sono il 57% degli italiani e il 58% degli europei. In questo caso sono i ciprioti a guidare la classifica (89%), mentre gli estoni i più contrari (31%). Tra i tedeschi, il 63% auspica un ruolo maggiore del Parlamento, percentuale che tra gli spagnoli tocca il 77% e tra i francesi arriva “solo” al 52%.

In generale, comunque, il 45% degli italiani ha un’immagine positiva dell’Unione Europea, il 38% neutra e solo l’8% negativa. La media europea è – rispettivamente – del 49%, 37% e 14%. Il paese che vede meglio l’UE è l’Irlanda (76%), quello meno è la Slovacchia (30%). Tra gli altri paesi, in Germania è al 54% chi vede la UE positivamente, in Spagna al 49% e in Francia al 41%. 

A essere favorevoli all’Unione Europea è il 66% degli italiani, poco sotto la media europea del 70%. In Francia il 56% è favorevole all’UE, mentre in Polonia ben l’82%. Il 63% degli italiani pensa invece che il proprio paese abbia tratto beneficio dall’ingresso nell’Unione, contro una media europea del 72%; su questo, il valore minimo (54%) si registra in Austria, e quello massimo (95%) in Irlanda. Sopra il 90% ci sono anche Lussemburgo e Lituania. L’Italia è però anche il paese che più ha cambiato idea rispetto al 2020 con un aumento di ben undici punti percentuali

Alla domanda su quanto è importante che il proprio paese sia un membro dell’UE, ha risposto positivamente il 50% degli italiani, il 61% dei cittadini europei, il 70% dei tedeschi, il 65% degli spagnoli e il 52% dei francesi. 

Infine, se le elezioni per il parlamento Europeo si tenessero la prossima settimana, il 55% degli italiani andrebbe “probabilmente” a votare, dato leggermente inferiore alla media europea (58%). Il valore minimo lo si registra in Slovacchia con solo il 38% e il massimo nei Paesi Bassi con l’82%. In Germania voterebbe il 69%, in Spagna il 55% e in Francia il 44%. 

Lorenzo Ruffino

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