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Come è cambiato il traffico aereo nel 2021

I passeggeri sono stati il 58% in meno del 2019, mentre le merci sono rimaste a un livello simile. 

Tra i settori più colpiti dalla pandemia di coronavirus c’è quello aereo: i voli si sono ridotti moltissimo e sono crollati nel corso del 2020, dopo essersi quasi azzerati in primavera per via dei lockdown attuati dalla maggioranza dei governi.

In Italia i dati sul traffico aereo sono forniti da Assaeroporti, l’associazione degli aeroporti italiani che rappresenta 32 società di gestione aeroportuale per 42 aeroporti. I dati sono disponibili fino a dicembre 2021 e permettono quindi di analizzare cos’è successo l’anno scorso, facendo un confonto con il primo anno di pandemia (il 2020) e con l’ultimo anno di traffico a livelli normali (il 2019). 

 

Crollano i passeggeri, tengono le merci

Nel 2021 i movimenti, cioè il numero totale degli aeromobili in arrivo o in partenza negli aeroporti italiani, sono stati 948 mila, in aumento di 240 mila unità rispetto al 2020 ma in calo di quasi 700 mila rispetto al 2019. Se guardiamo le variazioni percentuali, osserviamo che nel 2021 si è registrato il 42% in meno dei movimenti aerei rispetto al 2019.

Il 38% dei movimenti è stato su base nazionale, mentre il 41% su base internazionale e tre quarti di questi ultimi hanno riguardato voli da o per l’Unione Europea. Il restante 21% riguarda invece l’aviazione generale. 

I dati sul numero di passeggeri mostrano una situazione ancora più grave. Nel corso del 2021 80,7 milioni di passeggeri sono passati negli aeroporti italiani, per un calo pari al 58% rispetto ai 193 milioni del 2019 e una crescita del 52% rispetto ai 53 milioni del 2020. Il 52% dei passeggeri ha viaggiato in italia, mentre il 37% nell’Unione Europea e l’11% fuori dall’UE.

Ha comunque tenuto il traffico merci, che viene misurato in tonnellate. Nel corso dell’anno passato negli aeroporti italiani sono infatti transitate 1,09 milioni di tonnellate di beni contro le 1,1 milioni del 2019, per un calo appena pari all’1%. Nel 2020 le tonnellate erano invece state 842 mila.

 

 

Quali sono gli aeroporti più utilizzati

Nel 2021 i tre aeroporti con il maggior numero di movimenti sono stati Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Milano Linate, da cui sono passati rispettivamente 11,6, 9,6 e 4,3 milioni di passeggeri. Rispetto al 2019 il calo di passeggeri è stato rispettivamente del 67%, del 73% e del 34%. 

Complessivamente quasi tutti gli aeroporti monitorati da Assaeroporti hanno avuto un calo dei movimenti rispetto al 2019 con l’eccezione di Lampedusa, Trapani, Grosseto, Parma e Bolzano che invece hanno avuto delle leggere crescite. Questi, insieme a Taranto, sono stati anche gli aeroporti che hanno avuto un aumento del numero di passeggeri.

Gli aeroporti che hanno sofferto di più la crisi del settore aereo sono stati Foggia e Rimini, aeroporti comunque piccoli ma che hanno patito un calo dei passeggeri superiore all’80% rispetto al 2019, e sono seguiti da Roma Fiumicino, Firenze e Venezia con cali tra il 70% e il 73% rispetto a due anni prima.

 

Lorenzo Ruffino

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