La scorsa settimana la società Accertamenti Diffusione Stampa, l’ente che certifica e divulga i dati relativi alla tiratura e alla diffusione dei giornali, ha pubblicato i dati sulla diffusione media giornaliera dei quotidiani italiani per provincia.
In questo articolo analizziamo i principali dati a livello provinciale, con due precisazioni. Innanzitutto, si tratta solo della diffusione cartacea e non si tiene conto di quella digitale. In secondo luogo, i dati della Sardegna sono stati esclusi in quanto Ads utilizza ancora le vecchie province risalenti a prima del 2016 di cui non abbiamo la popolazione, in quanto Istat la fornisce solo per quelle nuove.
Quanti giornali cartacei si leggono
Sommando i dati della diffusione di tutti i giornali e dividendoli per la popolazione residente in ogni provincia, otteniamo un indicatore della propensione alla lettura dei giornali cartacei.
La provincia dove si legge di più è quella di Bolzano, dove si vendono 89 copie cartacee ogni 1000 abitanti. A seguire troviamo Udine, Piacenza e Parma, tutte e tre tra le 73 e le 76 copie ogni 1000 residenti.
Le province dove si vende di meno sono Crotone e Barletta-Andria-Trani, con appena 4 copie ogni 1000 abitanti. Sotto le 10 copie ci sono anche altre 12 province tra cui Taranto, Potenza, Caserta e Agrigento.
Se ci limitiamo alle province con almeno un milione di abitanti, vediamo che a Bologna si vendono 45 copie ogni 1000 abitanti, a Bergamo, Brescia e Milano rispettivamente 43, 36 e 33, a Torino 29, a Roma 27. A Bari, Catania, Palermo, Napoli e Salerno, invece, la media delle copie vendute è tra le 11 e le 13 per mille abitanti.
Dove si leggono i giornali
Il Corriere della Sera è più letto nella provincia di Milano con 12 copie ogni 1000 abitanti, mentre la provincia dove è meno letto è Caltanissetta con 0,3.
Repubblica è maggiormente letta a Bologna con 5,9 copie ogni 1000 abitanti, a Firenze con 4,8, a Biella, Genova e Livorno con 4,2-4,3. La provincia dove è meno letta è invece Cosenza con 0,2 copie.
Il Sole 24 Ore è più letto a Milano con 2 copie ogni 1000 abitanti; seguono Biella, Parma, Sondrio, Bologna e Udine con 1,5 copie. Caltanissetta (0,14) è invece la provincia dove è meno letto. Tra i giornali più importanti, Il Sole 24 Ore è uno di quelli con la distribuzione geografica più uniforme, sebbene sia letto molto più al Nord che al Sud.
Infine, La Stampa è letta quasi solo nel Nord-Ovest con 19,3 copie ogni 1000 abitanti ad Aosta, 16,4 ad Asti, tra le 15 e le 16 a Torino, Savona e Cuneo e tra le 14 e le 15 a Biella, Vercelli e Verbania. Supera le 10 anche a Imperia e Alessandria.
Quanto è “pluralista” l’informazione
Guardando al giornale più letto per provincia e a quanto pesa sul totale delle copie vendute, possiamo avere una sorta di indicatore di quanto è pluralista l’informazione in una provincia.
A Piacenza Libertà pesa per il 71% sul totale dei quotidiani venduti nella provincia, a Parma la Gazzetta di Parma per il 70%, a Bolzano Dolomiten per il 69%, così come La Stampa ad Asti e a Trieste Il Piccolo per il 66%.
Tra il 50 e il 60% ci sono il Messaggero Veneto a Udine, la Gazzetta di Mantova a Mantova, L’Adige a Trento, L’Eco di Bergamo a Bergamo, La Stampa a Cuneo, la Gazzetta del Sud a Messina, Il Giornale di Vicenza a Vicenza, La Stampa a Torino, L’Arena a Verona, La Provincia di Cremona a Cremona, il QN-Resto del Carlino a Ravenna e La Provincia a Como.
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